Conte ai magistrati di Bergamo: “Mai avuto in mano bozza su zona rossa, Fontana non la chiese”

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L’allora premier, come si legge nel verbale agli atti dell’indagine per cui ora figura tra gli indagati, quasi tre anni fa, alla domanda su quando fosse venuto a conoscenza della diffusione del Covid in Val Seriana, a Nembro ed Alzano, ha risposto

al termine del Consiglio dei Ministri del 5.3.2020, mi è stato riferito dal segretario generale di Palazzo Chigi che era pervenuta una mail (…) con allegata la bozza di DPCM, una proposta di istituzione di zona rossa nei comuni di Alzano e Nembro. Non ricordo esattamente le modalità e i dettagli, ma sicuramente c’è stato un confronto con il ministro Speranza e il dott. Chieppa, Segretario generale“.

Il fatto che il 5 marzo 2020 la bozza fosse già sottoscritta dal Ministro Speranza mi è stato riferito successivamente, credo dai miei collaboratori. Il documento firmato non è mai stato nelle mie mani“. Lo ha spiegato il 12 giugno 2020 ai pm di Bergamo l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sentito come persona informata sui fatti nell’indagine sulla gestione della prima ondata di Covid in Val Seriana.

L’ex premier ha risposto a una domanda sul decreto per istituire la zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo di cui Speranza lo aveva informato. Il provvedimento fu firmato solo dall’allora ministro e non entrò in vigore.