Corea del Sud, il nuovo presidente è Lee Jae-myung: “Cercherò il dialogo con Pyongyang”

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Pace, dazi e alleanze strategiche per risanare l’economia del paese. Sono questi gli obiettivi principali del nuovo presidente della Corea del Sud, il progressista Lee Jae-myung che, cavalcando l’ondata di indignazione popolare suscitata dal tentativo di legge marziale del suo predecessore, ha messo a segno una vittoria netta, schiacciante sul conservatore Kim Moon-soo.

Incontrando le migliaia di sostenitori in piena notte nei pressi dell’Assemblea nazionale a Seul, Lee ha assicurato che renderà “la penisola pacifica” e “avvierà un dialogo con la Corea del Nord per costruire la pace senza combattere”, seguendo un passo di “co-prosperità” con lo Stato eremita del leader Kim Jong-un.

E farà anche “in modo che non ci sia mai più un colpo di stato militare” e che fin dal primo giorno del suo insediamento “lavorerà per ripristinare l’economia”, il tema più sentito durante una delle più aspre campagne elettorali degli ultimi anni.

Sfide non di poco conto. Per Lee Jun-han, professore di scienze politiche alla Incheon National University, il risultato elettorale rappresenta più una condanna della pessima gestione di Yoon e del PPP che un sostegno pieno al Partito democratico.