Corigliano Rossano, farmaci assenti? Solo un malinteso

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Aveva innescato un vespaio di polemiche il presunto episodio verificatosi nel pronto soccorso del “Nicola Giannettasio”, presidio ospedaliero di Rossano. L’episodio narra di un paziente che avrebbe lamentato la mancata somministrazione di un farmaco, insinuando l’assenza della terapia necessaria presso la struttura. Da qui l’esigenza della Direzione sanitaria di presidio dello spoke di Corigliano Rossano, di fare chiarezza su quanto avvenuto, smentendo in maniera netta e documentata tale versione dei fatti. Sostenendo che «non vi è stata alcuna carenza di farmaci, né alcun rifiuto di trattamento».

La vicenda trae origine da un equivoco legato al nome commerciale di un medicinale, circostanza che merita di essere spiegata nel dettaglio per restituire ai cittadini un quadro chiaro, senza fraintendimenti.
La direttrice dello spoke, Maria Pompei Bernardi, ha ricostruito l’accaduto: «Il paziente in questione pretendeva un farmaco identificato da un marchio specifico. Mentre l’ospedale disponeva di un medicinale equivalente, con la stessa molecola e la stessa efficacia terapeutica».

La direttrice ha osservato che situazioni simili non sono nuove: soprattutto tra pazienti anziani, abituati da anni a un determinato marchio prescritto dal proprio medico di base, può nascere diffidenza verso il farmaco equivalente, pur trattandosi della stessa molecola. «In questi casi – spiega – capita che i pazienti preferiscano portare il farmaco da casa. È un comportamento che tolleriamo, purché la somministrazione avvenga sotto il controllo medico, per evitare agitazione o incomprensioni».

La Direzione, dunque, ribadisce con fermezza che nessun paziente è stato lasciato senza medicazione. Al contrario, il personale sanitario ha assicurato la terapia disponibile e, in linea con le buone pratiche cliniche, ha garantito che il trattamento fosse adeguato. «La differenza – ribadisce la nota –, era solo nel marchio, non nella sostanza terapeutica. L’episodio, dunque, non testimonia alcuna mancanza di farmaci o disservizio, bensì un tipico malinteso che può verificarsi nel rapporto con pazienti cronici, spesso legati a una consuetudine farmacologica consolidata».

A seguito della diffusione della notizia, la Direzione sanitaria ha immediatamente avviato un’indagine interna, richiedendo una relazione dettagliata al Pronto soccorso. Il documento ha confermato in pieno la versione fornita dai medici: nessuna indisponibilità, nessuna sospensione delle terapie, ma semplicemente l’impiego di un equivalente. La verifica è stata inoltre condivisa con la responsabile della farmacia ospedaliera, la dottoressa Erminia Sansone, che ha ulteriormente confermato la piena regolarità delle forniture e l’assenza di criticità. La questione sollevata offre l’occasione per chiarire in modo più ampio come funziona l’approvvigionamento dei farmaci presso lo spoke di Corigliano Rossano.