La crisi sta cominciando a mordere tutta l’Africa e la guerra in Ucraina si sta facendo sentire anche sull’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Le fragilità maggiori si avertono nell’Africa subsahariana, dove le economie sono più deboli e indebitate.
Le previsioni, infatti, indicano un rallentamento della crescita economica in un contesto globale caratterizzato da molteplici, e nuovi, shock, elevata volatilità e incertezza.
A sostenerlo è il rapporto Africa’s Pulse, lo studio semestrale che la Banca Mondiale realizza per monitorare lo stato di salute dell’economia dell’Africa subsahariana.
“L’invasione dell’Ucraina – scrive la Banca Mondiale – si aggiunge ai fattori che frenano la ripresa nella regione. Sebbene il commercio diretto e i legami finanziari con la Russia e l’Ucraina siano deboli, è probabile che la guerra colpisca le economie dell’Africa subsahariana attraverso l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’aumento dell’inflazione alimentare, dei combustibili, l’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e la contrazione dei flussi di capitali esteri alla regione”


