Così l’Italia rinuncia a incassare milioni di euro di multe

0
35

La notizia è di qualche giorno fa: dopo aver cercato invano eventuali veicoli rubati, il comandante della polizia locale di Treviso ha pensato bene di utilizzare la tecnologia “targa system” per verificare in quanti, tra gli automobilisti che percorrevano la tangenziale della cittadina veneta, fossero in regola con l’assicurazione

Nel giro di sole 12 ore, la telecamera, collegata alla banca dati del ministero dei Trasporti, ha riscontrato migliaia di vetture non in regola. Le quali, almeno per il momento, non saranno multate. “I mezzi immortalati senza revisione e assicurazione non sono stati multati, la sanzione infatti può essere staccata solo in presenza”, ha spiegato il capo dei vigili di Treviso.

Le cose, in realtà, sono un po’ più complesse. Secondo il codice della strada, infatti, le telecamere “intelligenti” (targa system, autovelox o quelle delle ztl) possono essere utilizzate per aiutare la polizia a scovare furbetti o smemorati della Rc auto, ma solo nella fase di accertamento dell’infrazione. In sostanza, grazie a queste telecamere, la polizia può sapere in pochi secondi se il veicolo è sprovvisto di assicurazione, ma per elevare la multa deve fermare l’automobilista in una fase successiva all’accertamento, magari con un posto di blocco piazzato strategicamente a debita distanza da un targa system. Una modalità complessa, che pochi Comuni particolarmente zelanti sembrano attuare.

Alcuna amministrazione hanno provato in questi anni a inviare direttamente le multe a casa (contestazione differita) dei furbetti scovati senza Rc auto, ma tali sanzioni sono state annullate da Tar e giudici di pace, sulla scorta di due circolari del ministero dell’Interno del 2019 e del 2020. Le stesse circolari, però, aprono la porta a due possibilità di inviare una contestazione differita.

La prima è che la telecamera sia omologata appositamente per rilevare la mancanza di assicurazione, ma, a quanto pare, in Italia non ci sono questo tipo di telecamere (mancano di decreti attuativi del ministero dei Trasporti). La seconda strada è quella della doppia multa: se l’occhio posto a vigilare, per esempio, gli accessi a una ztl scopre un’auto non autorizzata all’ingresso e quest’auto è pure sprovvista di assicurazione, allora il Comune potrà inviare in modo differito innanzitutto la sanzione per la violazione della ztl, e in allegato quella per la mancanza di Rc.

Al netto di quest’ultimo caso, a oggi in Italia, è praticamente impossibile stanare chi è senza assicurazione in modo automatico e rapido. E questo favorisce un fenomeno che ha raggiunto dimensioni preoccupanti: stando alle stime dell’Ivass, l’istituto italiano di vigilanza sulle assicurazioni, nel nostro Paese circolano ben 2,6 milioni di auto sprovviste di Rc.

Se a tutti questi veicoli venisse comminata una multa, l’incasso complessivo per le amministrazione pubbliche sarebbe sopra gli 1,6 miliardi di euro. Un bel tesoretto. Lo sanno bene in Francia, dove dal 2019 la video-verbalizzazione (così viene definita Oltralpe la contestazione differita) è possibile anche per chi viene “fotografato” senza copertura assicurativa.

Dario Prestigiacomo