COSTA: ALBANIA PUÒ ENTRARE NELLA UE PRIMA DI ALTRI CANDIDATI

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Il Presidente del Consiglio Europeo, alla vigilia del summit plenario della Comunità politica che sarà celebrato a Tirana in piazza Skanderbeg, ha dichiarato che “l’allargamento ai Balcani occidentali è tornato a essere una delle priorità di Bruxelles per la prosperità e la stabilità più generale”

“L’Unione si impegnerà a rilanciare il processo di adesione, che si è recentemente bloccato, in parte a causa delle esitazioni tra alcuni Stati membri. È assolutamente necessario che Bruxelles non perda il controllo strategico su una regione chiave come quella balcanica – ha sottolineato l’onorevole Costa – L’invasione russa dell’Ucraina ha accelerato il processo di avvicinamento di Ucraina e Moldavia, quindi non è giusto che i Paesi dei Balcani occidentali vengano surclassati, e questo li spingerà ad accelerare sulla strada delle riforme”.

La prima tappa del presidente del Consiglio europeo sarà la Serbia, a cui seguiranno la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, il Kosovo e quindi la Macedonia del Nord, dopo di che venerdì sarà a Tirana per il summit della Comunità politica.

“Dal Consiglio Europeo emerge un ampio consenso politico sul fatto che l’allargamento rappresenti l’investimento geopolitico più importante che si possa attuare per la stabilità, la pace e la prosperità di tutta l’Europa, compresi i Balcani occidentali – ha aggiunto l’onorevole Costa – La UE e i Paesi balcanici condividono una visione comune, in quanto appartengono alla comune famiglia europea. Per questo motivo dobbiamo lavorare affinché possano entrare ufficialmente a far parte di questa famiglia, all’interno dell’Unione”.

Le istituzioni europee hanno spesso indicato il 2030 come data obiettivo per le prime adesioni all’UE, in particolare quelle di Albania, Montenegro e Serbia. Tuttavia, ora Bruxelles parla solo di Albania e Montenegro, e il 2030 è il traguardo indicato da Rama nella propria vincente campagna elettorale.

“Non ho una data specifica. L’adesione è un processo meritocratico. Se i Paesi attuano le riforme, possono aderire anche prima del 2030. Sono proprio i meriti che possono cambiare. Albania e Montenegro sono chiaramente più avanzati di altri Paesi. Non conosco incentivo migliore per superare i conflitti ancora aperti, se non questa opportunità forse unica, che è l’ingresso nell’Unione”, ha concluso Raul Antonio Costa.