Sull’ipotesi di una quinta ondata, “chi può dirlo – risponde Abrignani – Questo è un virus nuovo e imprevedibile. Quello che possiamo fare è continuare a monitorarlo bene per intervenire se serve. Ma generalmente con la bella stagione i virus respiratori si attenuano. Speriamo sia così anche in questo caso”. Sulla possibilità di togliere, dal primo maggio, le mascherine al chiuso Abrignani risponde: “Obbligo o non obbligo io al chiuso continuerò a portarla. Arrivando l’estate e vivendo molto all’aperto tutto sarà più facile, ma ora al chiuso di una sala piena, con un ricambio d’aria relativamente basso, non penso che togliersela sia una buona idea”.
Quindi tanto vale togliere quella che può essere vissuta come una coercizione ma continuare a fare opera di convincimento”. Sulla quarta dose, “a parte i fragili, che già ora ricevono la quarta dose, per gli altri semmai si potrebbe pensare ad una nuova vaccinazione con antidoti aggiornati sulla variante dominate, come facciamo con l’influenza. Ma ripeto, ci dovranno guidare i dati che derivano dagli studi clinici”.