Lo ha detto il fisico dell’università di Trento, Roberto Battiston, al Corriere della Sera.
“La curva sta scendendo molto velocemente – spiega Battiston, riferendosi alla Lombardia. Nel giro di due settimane è scesa del 50%. L’incidenza è arrivata a 1100 positivi su 100 mila abitanti, contro i 1362 ogni 100 mila a livello nazionale”.
“La variante Delta – prosegue – è stata piuttosto attiva sotto Natale, quando era in netta crescita. Ma ora abbiamo superato pure il picco dei decessi, scenderanno. Sta quindi esaurendosi l’effetto della variante Delta. E la diminuzione dei decessi, in piena epidemia Omicron, ci fa capire che Omicron non influisce su questi”.
“Omicron – conclude Battiston – si avvicina molto a un’influenza. Che nel nostro paese coinvolge ogni anno 6-9 milioni di persone. Non se ne parla sui giornali, ma l’influenza uccide 500 persone l’anno direttamente ma se ne stimano altre 4-10 mila per le complicanze che ne derivano. Però servono due condizioni per poter dire che l’epidemia di Covid si spegnerà. La prima non dipende da noi: dobbiamo sperare che non arrivi un’altra variante cattiva.
Omicron così come è venuta se ne andrà. Anche per Delta possiamo dire la stessa cosa, grazie ai vaccini”. E la seconda è “che continuiamo a vaccinarci con massima intensità. Con una popolazione vaccinata i focolai possono nascere ma se poi non trovano un numero sufficiente di persone per riprodursi si spengono. Oggi l’Rt è sotto lo 0,8”.



