Ma non vorrei passasse il messaggio, sbagliato e pericoloso, che non sia più necessario usarle. Le precauzioni individuali devono restare ben salde. Evitare gli assembramenti, mantenere il distanziamento fisico. Questi comportamenti restano comunque preziosi per ridurre il rischio di contagio dell’infezione trasmessa per via aerea, specie quando si è a contatto con non vaccinati”. Ad affermarlo è Stefania Salmaso, dell’Associazione italiana di epidemiologia, sottolineando che ”non va cancellata la nostra capacità di giudizio nel continuare a utilizzare la mascherina nelle occasioni in cui è indispensabile: sui mezzi pubblici, quando ci si avvicina a persone non immunizzate o cagionevoli di salute”.
“I dati sperimentali – riferisce l’epidemiologa – dicono che il rischio di contagiarsi diminuisce con l’aumentare della distanza e dipende dalla ventilazione del luogo frequentato che favorisce la dispersione del virus. Nel periodo in cui le mascherine sono state indossate da tutti, influenza e morbillo, malattie che si trasmettono per via aerea, si sono azzerate. Difficile predire quando il Covid non sarà più una minaccia – aggiunge – anche se stiamo osservando il calo della curva epidemica, teniamo a mente che il numero delle nuove infezioni è sempre alto, che i ricoveri sono in discesa ma sostenuti e che i morti sono ancora tanti”.
L’equilibrio dell’endemia per ora sembra lontano, nella storia dell’umanità “alcune pandemie si sono mosse a ondate periodiche, come la peste, per diverse decadi. Oggi abbiamo molti strumenti per fermare un virus. Il problema sono le diseguaglianze di accesso alle cure e alla prevenzione” continua l’epidemiologa.


