Consentire alle società di mediazione creditizia di accedere alle banche dati creditizie, e di consultare il plafond del Fondo di Garanzia per le Pmi gestito da Mediocredito Centrale. Sono due delle proposte che ha avanzato Fimaa Italia rispondendo alla consultazione pubblica promossa dal ministero dell’Economia sullo schema di decreto legislativo che recepirà la Direttiva Ue 2023/2225, sui contratti di credito ai consumatori.
“I mediatori creditizi – sottolinea Angelo Spiezia, coordinatore della Consulta Nazionale della Mediazione Creditizia di Fimaa Italia, – stanno assumendo un ruolo sempre più centrale in un mercato che vede diminuire progressivamente la presenza delle filiali bancarie. Nella maggior parte dei casi sono il primo soggetto a cui si rivolge il consumatore o l’impresa che intende chiedere un finanziamento. Per poter svolgere pienamente questa funzione di interlocutori autorevoli, devono essere messi nella condizione di operare con strumenti adeguati, a partire dall’accesso alle banche dati creditizie e alla consultazione del Fondo di Garanzia per le Pmi. In questo modo possono contribuire a semplificare le istruttorie, aumentare la trasparenza e garantire una maggiore tutela dei consumatori e delle imprese”.
Nel caso delle banche dati creditizie, gli unici soggetti autorizzati a accedervi, in base all’attuale normativa, sono i finanziatori. Questa limitazione finisce quindi con ostacolare l’efficienza delle istruttorie. Oltretutto, avviene di frequente che il cliente scopra solo in sede di verifica bancaria di aver ricevuto delle segnalazioni negative. L’intervento delle società di mediazione creditizia semplificherebbe le procedure di finanziamento. Allo stesso tempo, Fimaa propone di adottare adeguati presidi di sicurezza e vigilanza, per migliorare la qualità del servizio e tutelare il consumatore.


