CREDITO: SPUNTA EMENDAMENTO PER LIMITARE RIMBORSI A CHI ESTINGUE ANTICIPATAMENTE PRESTITO CON CESSIONE DEL QUINTO

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CODACONS: MISURA ASSURDA E INCOSTITUZIONALE 

Alcuni parlamentari, nel corso dei lavori per la conversione in legge del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, recante misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali, hanno provato ad inserire una modifica nella disciplina normativa della Cessione del quinto, una tipologia di finanziamento che – ricorda il Codacons – consente a dipendenti e pensionati di ottenere un prestito dove il rimborso avviene attraverso una detrazione diretta sulla busta paga o sulla pensione.

E’ stato infatti presentato un emendamento a firma di alcuni parlamentari della Lega con cui si vorrebbe escludere la cessione del quinto dall’applicazione della normativa di origine europea in materia di contratti di credito ai consumatori.

In sostanza l’emendamento mira a ridurre con effetto retroattivo i rimborsi spettanti per legge a chi decide di estinguere anticipatamente il finanziamento – rimborsi che riguardano sia commissioni e oneri finanziari, sia i costi assicurativi legati al finanziamento – limitandoli solo agli oneri non ancora maturati al momento dell’estinzione anticipata del prestito, escludendo quelli integralmente maturati.

Un danno economico enorme per milioni di cittadini che hanno fatto ricorso a tale tipologia di finanziamento, considerato che con l’estinzione anticipata della cessione del quinto i rimborsi equivalgono ad un significativo recupero finanziario per il debitore, con somme che possono arrivare anche a diverse migliaia di euro.

Una misura del tutto incostituzionale, inserita fuori contesto, e che otterrebbe l’immediata bocciatura della Consulta e della Corte di Giustizia UE – conclude il Codacons.