Tutto il mondo sta osservando con preoccupazione e sgomento la caduta dell’Afghanistan e il ritorno, a distanza di vent’anni, dell’oscurantismo e dell‘estremismo talebano
In una terra già martoriata e messa a dura prova dalla storia. Guardiamo impotenti alla fuga di massa all’aeroporto di Kabul, al rischio che vengano oscurate le immagini femminili dai media e che ritorni l’obbligo di ingabbiare le donne nel Burqa.
Lo spettro del passato torna a palesarsi nel vortice della storia. L’Occidente dovrà sicuramente interrogarsi sui tanti errori compiuti in questi anni ma anche osservare i passi in avanti consentiti a questa civiltà dalla presenza costante in Afghanistan. Ora però bisogna intervenire rapidamente, mettendo in atto uno sforzo diplomatico corale dell’Occidente per ridare prospettiva e speranza agli afghani e scongiurare il disastro: lo dobbiamo anche alle migliaia di vittime afghane e straniere che sono morte nel tentativo di dare un futuro a questa terra».
Così in un post su Facebook il capogruppo alla Camera del MoVimento Cinque Stelle, Davide Crippa.


