Crpo: donne pagano prezzo più alto pandemia. Zanin, invertire rotta
A rendere noti i dati e sviluppare riflessioni è la Relazione elaborata dalla Commissione regionale per le Pari opportunità (Crpo), presieduta da Dusy Marcolin. Il documento, che analizza “la condizione della donna e lo stato di attuazione degli obiettivi delle pari opportunità” nel 2020, prende spunto dai dati dell’Osservatorio regionale per tratteggiare una realtà che oggi penalizza lavoro autonomo e indipendente, commercio tradizionale e turismo, lavoro a tempo determinato.
La crisi è stata più pesante nei territori della Bassa friulana e della Bassa isontina che a Trieste. Dati preoccupanti che si inseriscono in un contesto comunque particolare visto che il Fvg – in controtendenza rispetto all’andamento nazionale – è la regione del nord meno colpita in termini di disoccupazione e registra anzi duemila occupati in più rispetto al 2019, a causa del fenomeno peculiare dell’aumento della componente inattiva non in età da lavoro (studenti, casalinghe e pensionati).
“Risolvere il problema dell’occupazione femminile – commenta Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale – è fondamentale in vista della ripartenza post-pandemia. Le difficoltà di accesso al mercato del lavoro in una fascia di età molto attiva sono infatti in diretto rapporto con la crisi demografica, che è in un certo senso il problema dei problemi in Friuli Venezia Giulia. Il continuo calo delle nascite mette infatti a serio rischio il futuro delle nostre comunità e c’è pertanto bisogno di individuare misure e meccanismi che consentano alle donne di conciliare tempi di vita e di lavoro. Bene ha fatto la Giunta regionale a individuare questo tema tra le sue priorità”.
Di fronte al problema-lavoro, anche la Crpo torna a chiedere alla Regione di “attivare tutte le misure idonee al contrasto della disoccupazione”, con nuovi servizi e un occhio di riguardo per le politiche sociali. La presidente Marcolin ha peraltro apprezzato le misure già messe in campo dall’ente, in particolare dall’assessore che ha la delega sulla Famiglia e che sta predisponendo una legge specifica su questo tema.



