Csm, lo ammette anche Ermini: «Occorre una rivoluzione etica per la magistratura italiana»

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Ci vorrebbe soprattutto una «rivoluzione etica» e non solo «legislativa» per fare uscire la magistratura italiana dalla crisi di credibilità in cui è sprofondata. Parole sante.

Ma a pronunciarle non è, come pure si potrebbe credere, il solito garantista targato centrodestra bensì il vicepresidente del Csm e già parlamentare Pd, Davide Ermini. L’occasione gliel’ha offerta un convegno organizzato a Palermo dall’Unione delle Camere Penali. Gli avvocati seguono con particolare attenzione il dibattito sulla riforma del Csm così come proposta dalla ministra Cartabia.

«È fondamentale che venga approvata – auspica Ermini -. L’11 aprile va in aula e io sono molto preoccupato, spero che le forze politiche abbandonino le bandierine, spero ci sia una norma per indire le elezioni».