In occasione della Rome Art Week, l’IILA apre le sue porte a due mostre affascinanti che raccontano, attraverso la fotografia e la pittura, il profondo legame tra uomo, natura, identità e spiritualità. Un doppio appuntamento all’insegna dell’arte latinoamericana contemporanea, tra l’intimità delle comunità amazzoniche e le visioni simboliche di un mondo in metamorfosi.
Ingresso libero – IILA, Via Giovanni Paisiello 24, Roma
Shipibo-Konibo: retratos de mi sangre
Fotografie di David Díaz
15–30 ottobre 2025
Vernissage: 15 ottobre, ore 17–19
Uno sguardo profondo e personale sulla comunità Shipibo-Konibo dell’Amazzonia peruviana. Le immagini del giovane fotografo David Díaz raccontano volti, rituali e spiritualità, trasformando la fotografia in un gesto di memoria e identità.
Attraverso la lente di chi appartiene a quel mondo, la mostra offre un racconto intimo e autentico, in cui ogni scatto diventa custode di una cultura ancestrale che resiste con orgoglio e bellezza.
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Madre Natura
Opere di Raúl Hernández
20–30 ottobre 2025
Vernissage: 20 ottobre, ore 18
Un viaggio visionario tra corpo, natura e spirito, firmato dall’artista cubano Raúl Hernández. Le sue figure si fondono con la terra, in una danza continua tra metamorfosi e rinascita, colore e materia.
Una mostra dal forte impatto visivo ed emotivo, che invita a riflettere sul nostro legame originario con la natura e sulla possibilità di un’armonia profonda e necessaria con l’ambiente che ci circonda.
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Fino al 9 novembre 2025, il Museo di Roma in Trastevere ospita “Migrazioni”, la mostra della XVI edizione del Premio IILA-Fotografia, che raccoglie i migliori progetti di giovani fotografi latinoamericani under 40. Un racconto corale e potente che, attraverso le immagini, riflette su uno dei temi più urgenti e universali del nostro tempo: la migrazione, intesa non solo come spostamento geografico, ma come viaggio di identità, memoria e trasformazione.
Il percorso espositivo, promosso da IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina, propone cinque sguardi diversi e complementari sul tema, tra cui quello della vincitrice Fabiola Ferrero (Venezuela) e i lavori di Karolainne Rosero (Colombia), Alfredo Zúniga (Nicaragua), Giovanni De Angelis (Italia) e Andrés Pérez (Venezuela).
Dopo l’ottimo riscontro delle prime giornate, prosegue anche il calendario delle visite guidate, un’occasione unica per scoprire i progetti esposti direttamente attraverso le parole degli artisti. Oltre agli appuntamenti già svolti, le prossime visite guidate gratuite, insieme a Giovanni De Angelis, si terranno:
Martedì 15 ottobre, ore 17.00
Martedì 22 ottobre, ore 18.00
Venerdì 7 novembre, ore 18.00
Durante le visite, i partecipanti potranno dialogare con l’autore, approfondire le storie dietro le immagini, conoscere le tecniche e le visioni che animano ogni progetto.
L’ingresso è incluso nel biglietto del museo e non è necessaria prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili.
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È Ilide Carmignani, una delle voci più autorevoli della traduzione letteraria in Italia, la vincitrice della III edizione del Premio Internazionale di Traduzione di Poesia “M’illumino d’immenso”, dedicato alla traduzione di testi poetici dallo spagnolo all’italiano. Traduttrice di autori come Borges, García Márquez, Bolaño e Sepúlveda, Carmignani si è distinta per l’eleganza e la precisione delle sue versioni delle poesie proposte in concorso, firmate da Eduardo Hurtado (Messico) e Rossella Di Paolo (Perù).
Accanto a lei, Matilde Accattoli e Ilaria Sofia Perrino hanno ricevuto una menzione d’onore, a riconoscimento del valore delle loro traduzioni.
Il premio, sostenuto dall’IILA insieme agli Istituti Italiani di Cultura di Città del Messico, Lima, Montevideo e Santiago, nasce per promuovere la poesia contemporanea in lingua spagnola in Italia e incentivare il lavoro di traduzione come gesto creativo, politico e interculturale.
A idearlo, in Messico, Barbara Bertoni e Fabio Morábito, con l’obiettivo di creare uno spazio che non si limitasse alla premiazione di opere già pubblicate, ma che stimolasse i partecipanti a confrontarsi con testi poetici inediti. Dopo le prime edizioni dedicate alla traduzione dall’italiano allo spagnolo, il premio si è aperto a nuove direzioni linguistiche, tra cui – dal 2023 – anche lo spagnolo verso l’italiano.
Questa terza edizione ha coinvolto ben 167 partecipanti tra i 13 e i 78 anni, provenienti da 18 Paesi, tra cui numerosi dell’America Latina. Le poesie tradotte saranno pubblicate da otto importanti riviste e piattaforme italiane e internazionali, a conferma della rilevanza e della diffusione del premio nel panorama della poesia e della traduzione contemporanea.
Tra le varie collaborazioni culturali dell’IILA, segnaliamo Todo tiene filo, un libro che nasce come frutto del dialogo tra l’Università Rafael Landívar del Guatemala e l’Università La Sapienza di Roma. Il volume – pubblicato all’interno della collana “Studi e Ricerche” – testimonia l’impegno condiviso per far emergere la voce delle poetesse Maya contemporanee.
Questa antologia, curata da Aida Toledo Arévalo, raccoglie testi scritti da donne di diverse generazioni: da quelle che hanno attraversato il conflitto armato guatemalteco a giovani autrici cresciute all’interno di una società ancora segnata da razzismo e marginalizzazione. Le loro poesie prendono forma da esperienze storiche e politiche complesse, riflettendo sul genere, sull’identità e sulla necessità di esistere e resistere attraverso la parola.
Il volume è scaricabile gratuitamente dal sito dell’Editrice Sapienza.
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