Mettere l’Italia in sicurezza dal punto di vista cibernetico è una sfida che va affrontata e vinta proprio in un momento in cui c’è un conflitto in corso, quello tra Russia e Ucraina.
Proprio in questi giorni così difficili, in cui è più alto l’allarme per i cyber-attacchi, il Governo vara la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026: un’ottantina di azioni per rafforzare la resilienza nella transizione digitale del sistema Paese; conseguire l’autonomia strategica in questa dimensione; anticipare l’evoluzione della minaccia; gestire le crisi e contrastare la disinformazione online. L’approvazione – insieme all’annesso Piano di implementazione – è avvenuta nel corso della riunione di oggi del Comitato interministeriale perla cybersicurezza presieduto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Sarà l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale a garantire l’implementazione della Strategia.
Rafforzare la resilienza significa anche puntare sulla formazione di personale specializzato, la cui mancanza è una delle debolezze dell’Italia, come ha più volte ricordato il direttore dell’Agenzia, Roberto Baldoni. Anche il raggiungimento dell’autonomia strategica è un obiettivo ambizioso: già un paio di mesi fa l’Agenzia aveva invitato, ad esempio, le aziende italiane a dismettere l’uso di tecnologie russe nei sistemi di sicurezza informatica.


