Cybersicurezza: il governo vara la strategia nazionale

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Mettere l’Italia in sicurezza dal punto di vista cibernetico è una sfida che va affrontata e vinta proprio in un momento in cui c’è un conflitto in corso, quello tra Russia e Ucraina.

Una crisi che ha determinato un’intensificazione degli attacchi hacker anche nei giorni scorsi in cui sono state colpite tra l’altro, istituzioni come Senato, ministero della Difesa e Polizia. E che ha fatto scattare l’alert dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale che ha invitato gli operatori italiani delle infrastrutture critiche, quelli che gestiscono funzioni essenziali per lo Stato, a risolvere “con urgenza” le loro vulnerabilità cyber: e sono ben 71 quelle individuate.

Proprio in questi giorni così difficili, in cui è più alto l’allarme per i cyber-attacchi, il Governo vara la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026: un’ottantina di azioni per rafforzare la resilienza nella transizione digitale del sistema Paese; conseguire l’autonomia strategica in questa dimensione; anticipare l’evoluzione della minaccia; gestire le crisi e contrastare la disinformazione online. L’approvazione – insieme all’annesso Piano di implementazione – è avvenuta nel corso della riunione di oggi del Comitato interministeriale perla cybersicurezza presieduto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Sarà l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale a garantire l’implementazione della Strategia.

Le cose da fare sono tante, anche perché l’Italia si è mossa in ritardo in questo campo rispetto ad altri Paesi come Francia e Germania.

Rafforzare la resilienza significa anche puntare sulla formazione di personale specializzato, la cui mancanza è una delle debolezze dell’Italia, come ha più volte ricordato il direttore dell’Agenzia, Roberto Baldoni. Anche il raggiungimento dell’autonomia strategica è un obiettivo ambizioso: già un paio di mesi fa l’Agenzia aveva invitato, ad esempio, le aziende italiane a dismettere l’uso di tecnologie russe nei sistemi di sicurezza informatica.