Oggi invece si procede esattamente all’inverso, distribuzione a pioggia di danari pubblici senza alcuna preoccupazione nemmeno se il super bonus finisce nelle mani di un detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sono stati già stimati due miliardi sottratti indebitamente allo Stato, altri quattro quasi, e tra i truffatori parcheggiatori abusivi e detenuti. E poco importa poi se tra i percettori del reddito di cittadinanza ci siano mafiosi o finti poveri.
E addirittura si minaccia la crisi di governo soltanto perché si vuole impedire a chi delinque di continuare a farlo indisturbato, distinguendo le persone perbene dai malfattori.
Chi paga per questa ennesima inversione ad “U” dei grillini sono gli imprenditori onesti che hanno visto bloccati i cantieri del super bonus, i poveri che nonostante il reddito di cittadinanza sono rimasti poveri, i disoccupati che sono restati tali e gli italiani che hanno visto incrementare il proprio debito pubblico per arricchire i truffatori.



