Dal fisco al Csm, le riforme che agitano la maggioranza

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Evitare che sui provvedimenti in dirittura d’arrivo ci sia una riedizione del braccio di ferro sulla riforma del catasto, che la scorsa settimana ha spaccato la maggioranza. Il governo è al lavoro per sminare il terreno dalle fibrillazioni ma il clima tra le forze politiche resta teso.

Sulla delega fiscale l’esecutivo ha aperto al confronto ma, al di là dell’articolo 6, ci sono divisioni sulla flat tax (ci punta il centrodestra) e sul cashback (emendamenti in proposito sono stati presentati da M5s e Italia viva). La Lega nei prossimi giorni, riferiscono fonti parlamentari, rilancerà la proposta di estendere la ‘no tax area’ per chi percepisce reddito sotto i 12 mila euro.

Ad agitare la maggioranza è anche la riforma del Csm: i partiti restano distanti, sul testo all’esame della commissione Giustizia della Camera pesano circa 700 emendamenti, di cui oltre la metà sul ‘pacchetto’ Cartabia, con Lega e Forza Italia che insistono sul sorteggio temperato e mirano a una stretta sulle porte girevoli.

Già in due diverse occasioni il Pd ha messo in guardia gli alleati di governo: il testo non va stravolto o l’intera riforma, legata alle risorse del Pnrr, rischia di saltare.