Nel 2021 Barilla attraverso i suoi 30 stabilimenti (15 in Italia e 15 all’estero), ha prodotto oltre 2 milioni di tonnellate di cibo e ha messo sul mercato 55 nuovi prodotti (salgono a 68 se si considerano anche quelli riformulati).
Questa produzione, distribuita in oltre 100 Paesi, ha seguito un percorso di sviluppo sostenibile che il gruppo alimentare di Parma riassume ora con un nuovo purpose “La gioia del cibo per una vita migliore”. In questa evoluzione del precedente Buono per te, buono per il Pianeta si legge la rinnovata visione del cibo del gruppo alimentare giunto a 145 anni di attività, visione che abbraccia un’idea olistica del benessere delle persone partendo dal gusto.
Ma veniamo ai numeri di questa sostenibilità.
A dare una misura dello sviluppo di Barilla in termini di emissioni di CO2 equivalente, energia e consumi idrici, sviluppo di filiere sostenibili, imballi green, ma anche di impatto sociale sulle comunità è il nuovo Rapporto di Sostenibilità dal quale emerge che il 100% delle confezioni in Italia è riciclabile, che il 70% delle materie prime strategiche sono coltivate in modo sostenibile, che 64% dell’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili certificate, che il 95% dei prodotti del gruppo ha un basso impatto ambientale con una completa neutralizzazione delle emissioni di gas a effetto serra di quattro brand (Wasa, Gran Cereale, Harrys e Mulino Bianco). E ancora che il 90% del grano duro per la pasta viene da mercati locali col 47% prodotto attraverso contratti di coltivazione.