In Albania in arrivo da Bruxelles un piano di aiuti per la riattivazione delle strade ferrate più risalenti, in abbinamento a quelle in corso di definitiva realizzazione e progettazione come la Durazzo – Tirana via aeroporto di Rinas
(Fonte: Agenzia ATA) Mai più “binario triste e solitario”. Un ambizioso programma che trae origine dalla Commissione di Bruxelles mira infatti a ripristinare la maggior parte delle linee ferroviarie che hanno rappresentato il principale mezzo di trasporto in Albania per la gran parte del secolo scorso.
Ricostruire e modernizzare le cosiddette strade ferrate, e quindi il materiale rotabile, renderebbe i trasporti in Albania più ecologici e ottimizzanti, migliorando nello stesso tempo i collegamenti con i Paesi vicini e con la rete ferroviaria integrata della Comunità europea.
Il piano attuale è incentrato sulla ricostruzione e la modernizzazione delle tratte ferroviarie tra Durazzo e Tirana – incluso un nuovo collegamento con l’aeroporto “Madre Teresa” di Rinas -, e tra Vora (nell’area metropolitana della capitale albanese) e Hani Hotit al confine con il Montenegro, nonché tra Durazzo e Rrogozhina e tra quest’ultima e Pogradec nell’Albania del sud al confine lacustre con la Macedonia con cui si creerà inoltre un innovativo collegamento transfrontaliero.
Le agenzie della Commissione UE, impegnate a consentire al Paese delle Aquile di ricostruire e mantenere un sistema ferroviario moderno e sostenibile, annunciano l’accordo raggiunto con la Commissione Von der Leyen, la Banca europea degli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo intorno a un piano d’azione applicativo del principio della mobilità alternativa alla gomma.
L’approvazione del relativo programma da parte dell’Esecutivo ha permesso di smobilizzare un ulteriore finanziamento di importo pari a 136 milioni di euro che vengono attinti dal Quadro per gli investimenti destinati ai Balcani occidentali in relazione alla linea ferroviaria Vora – Hani Hotit: operazione che ha consentito lo smobilizzo di prestiti da parte della BEI e della BERS lungo la stessa linea di interventi infrastrutturali. Sulla base dei piani così concordati, nel prossimo decennio la società statale delle Ferrovie albanesi ricostruirà e metterà a modernizzazione oltre il 75 per cento dei suoi 425 chilometri di ferrovie.
Oltre al vantaggio pratico, l’Unione Europea vede nella ristrutturazione del collegamento ferrato tra Durazzo e località Qafthan la realizzazione del trasporto europeo su rotaia verso Oriente, e meritevole in quanto tale di vedere la realizzazione. La ricostruzione di una tale linea diventa ancora più delicata per l’intera Unione Europea, dato che un’altra linea ferroviaria regionale da Salonicco alla Serbia è finanziata dalla Cina e attraversa i Balcani senza passare per l’Albania.
(Nella foto di apertura: la Vicepremier e ministra delegata Belinda Balluku)




