“Quota 100 finira’ nel 2021, come sappiamo. Per questo preferiamo chiamarla ‘Finestra 100′, perche’ si tratta di un intervallo di flessibilita’, finito il quale ritorna la legge Fornero e la finestra si richiude”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico. “”E’ giusto mantenerla fino al 2021 – continua – perche’ i patti che lo Stato stipula con i cittadini non vanno ripudiati quando cambiano i Governi: soprattutto perche’, come in questo caso, si crea il rischio di ripetere la drammatica avventura degli esodati. Il problema di prospettiva, dunque, e’ quello di progettare fin d’ora una soluzione di flessibilita’ strutturale del sistema pensionistico. Nella scorsa legislatura, insieme a Pierpaolo Baretta e Maria Luisa Gnecchi, ho presentato una proposta di legge, la 857 del del 30 aprile 2013, che prevedeva una uscita a partire dai 62 anni, avendone almeno 35 di contributi, con una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia. Ragioniamoci”. “L’argomento va ripreso per tempo e affrontato seriamente se non si vuole tornare, dal 2022, alla rigidita’ della legge Fornero e a una pensione di vecchiaia di 67 anni per tutti”, conclude l’ex ministro del lavoro.


