Roma – Si è svolto ieri, presso l’Europa Experience “David Sassoli” a Roma, l’evento “Dati Sintetici: strategia, innovazione e sfide normative per l’IA” organizzato da AWARE Think Tank
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul potenziale strategico dei dati sintetici nello sviluppo dei nuovi modelli di intelligenza artificiale (IA), con uno sguardo alle relative opportunità di innovazione e sfide normative nel contesto italiano ed europeo.
Durante l’evento Ginevra Denei e Alessandro Brusadelli, analisti AWARE, hanno presentato il paper (consultabile a questo LINK) “IA Generativa: dati sintetici tra opportunità strategiche e sfide normative” evidenziando il ruolo dei dati sintetici nel colmare la scarsità di dati reali, migliorare le performance dei modelli IA e accelerare l’innovazione in settori chiave come la sanità e la guida autonoma.
L’elaborato approfondisce l’ecosistema italiano dei dati sintetici e avanza due proposte di policy inerenti le implicazioni giuridiche dei dati.
“In un’epoca in cui le decisioni sono sempre più orientate dai dati, è imprescindibile dotare gli utilizzatori di conoscenze approfondite sui sistemi che li generano. Riteniamo pertanto necessaria l’introduzione di un sistema di certificazione relativo a modalità e tecniche per la sintesi dei dati e di un’informativa destinata agli utilizzatori finali” – hanno sostenuto Denei e Brusadelli.
Il dibattito, moderato dal direttore dell’agenzia DIRE, Nico Perrone, ha accolto la partecipazione di un panel di esperti e rappresentanti istituzionali.
Vittorio Calaprice, analista politico nella Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha introdotto l’evento evidenziando che dopo l’AI Act la Commissione sta adoperando ulteriori misure per promuovere la ricerca. “Quest’anno – ha detto – è stato lanciato l’AI Innovation Package con due obiettivi principali: creazione dell’AI Factories e impiego della IA generativa anche all’intero dell’Europa. Su questo l’Unione ha puntato anche economicamente con un pacchetto di 4 miliardi di euro di investimento”.
“Quest’anno inoltre – ha concluso – è stato lanciato l’AI Office che sovrintende non solo dal punto di vista normativo ma intende anche stimolare un impatto positivo delle IA”.
Guido Scorza, componente del collegio del Garante della Privacy (GPDP), ha approfondito il rapporto tra dati sintetici e privacy: “I dati sintetici rappresentano un’opportunità importante per coniugare le esigenze di protezione dei dati personali e quelle dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica, uno strumento di bilanciamento tra diritti fondamentali che, troppo spesso, si raccontano come antagonisti, rivali, nemici giurati gli uni degli altri. Non è così.”
Ernesto Belisario, partner dello studio legale e-Lex, ha evidenziato una sfida fondamentale nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale: la loro tendenza a riflettere e potenzialmente amplificare i pregiudizi umani esistenti. “I sistemi di IA, quando addestrati su dati storici che incorporano bias sociali, rischiano di perpetuare e talvolta intensificare questi pregiudizi nelle loro decisioni. L’utilizzo di dati sintetici potrebbe rappresentare una via promettente per mitigare queste distorsioni, permettendoci di costruire dataset più equilibrati e rappresentativi”.
Brando Benifei, europarlamentare del Partito Democratico, ha evidenziato in un videomessaggio l’importanza dei dati nella regolamentazione dell’IA, con particolare riferimento agli utilizzi ad alto rischio. “Stiamo sviluppando il ‘code of practice’ – ha detto -, una parte della legge che definisce i criteri fondamentali e gli obblighi per i modelli di IA generativa e per i modelli più potenti che presentano rischi sistemici. Le regole introdotte intendono garantire maggiore sicurezza e prevedibilità”.
“I dati sintetici rappresentano una delle tecnologie emergenti più rilevanti a livello globale nel campo dell’intelligenza artificiale. L’iniziativa di oggi ci consente di soffermarci sulle opportunità che i dati sintetici offrono, conciliando la protezione della privacy con l’innovazione in ambiti ad alto impatto sociale” ha dichiarato Daniele Panfilo, CEO e co-founder di Aindo. “In questi anni, il nostro impegno ha avuto come obiettivo favorire lo sviluppo di questa tecnologia in ambiti strategici: dal sanitario al bancario e assicurativo”.
Luca Gilli, CTO Clearbox AI Solutions, ha parlato dell’esperienza della società in quest’ambito: “Clearbox garantisce trasparenza e affidabilità nei suoi sistemi di IA offrendo ai nostri clienti accesso open source alle librerie di validazione del dato, permettendo loro di verificare direttamente la qualità e l’aderenza alle specifiche richieste. Inoltre, grazie alla multidisciplinarietà del nostro team, integriamo test puntuali e specifici per ogni tipologia di dato, assicurando che le nostre soluzioni rispondano alle esigenze dei settori che riteniamo più di impatto per l’adozione di soluzioni di dati sintetici come finanza, sanità e produzione industriale”.
AWARE è un Think Tank composto da giovani professioniste e professionisti operanti nei settori della sostenibilità e della digitalizzazione. L’obiettivo che si pone è contribuire alla definizione del futuro italiano ed europeo effettuando studi ed organizzando eventi con esperti sull’evoluzione delle tecnologie del settore digitale nelle sue diverse declinazioni e dello sviluppo sostenibile.



