Dazi, Fitto: priorità resta dialogo, ma Ue pronta a rispondere e ad aprire nuovi mercati

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“I dazi, al di là di come si fanno, fanno male in un senso o nell’altro, fanno male in tutte le direzioni. Quindi l’obiettivo deve essere quello di evitare che ci sia questo tipo di scelta e l’approccio della Commissione Europea è questo. Il presidente von der Leyen e il commissario Sefcovic, che ha la competenza specifica, stanno lavorando in questa direzione. Quindi l’auspicio e l’obiettivo deve essere quello di trovare un accordo che eviti questo tipo di scelte, perché il risultato finale sarebbe negativo per tutte le economie.

Così il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Raffaele Fitto, nel corso dell’ultimo incontro della “Scuola di Formazione Politica Lega” organizzato a Palazzo Rospigliosi.

“Non c’è dubbio che bisogna trovare un modo per rafforzare il livello di cooperazione economica e di evitare che ci siano scelte di questo tipo, che possono penalizzare la prospettiva, dobbiamo cercare di trovare un’intesa. I 90 giorni sono già partiti, bisogna trovare delle soluzioni, però l’accordo annunciato due giorni fa con la Gran Bretagna penso che dia l’idea di una volontà. Anche le dichiarazioni che sono state fatte nella stessa giornata in cui si è annunciato l’accordo con la Gran Bretagna mi sono sembrate molto aperte, disponibili per trovare un’intesa.

L’Europa deve inevitabilmente attrezzarsi per una politica di risposta perché non si può stare alla finestra, ma non c’è dubbio che bisogna avere una priorità assoluta, quella di trovare un accordo ed evitare che ci possa essere questo tipo di soluzione. Questo penso che sia l’approccio inevitabile che dobbiamo cercare di portare avanti. Ritengo che il dialogo, il rapporto tra due aree come gli Stati Uniti ed Europa sia fondamentale.

L’Europa al tempo stesso deve anche guardarsi intorno, perché ci possono essere altre opportunità per aprire dei mercati che possano dare delle prospettive di carattere commerciale e di scambi molto importanti. E noi siamo stati, come Commissione Europea, in India: abbiamo avuto un incontro col Governo indiano, solo nel 2024 gli scambi commerciali sono stati pari a 123 miliardi di euro tra Europa e India. Quindi bisogna anche sperimentare quelle strade che possono rafforzare e aprire i mercati per un Paese in particolare e per un continente come l’Europa. Ci sono alcuni Paesi che dal punto di vista del ‘made in’ hanno degli elementi di così tale forza che possono consentire anche di verificare la loro potenzialità.”