DDL CONCORRENZA, ARRIVA ETICHETTA SU PRODOTTI ‘RIPORZIONATI’

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CODACONS: MISURA TARDIVA

SI CHIUDE STALLA QUANDO BUOI SONO GIA’ SCAPPATI 

L’emendamento al Ddl concorrenza per contrastare le prassi commerciali di riporzionamento dei prodotti preconfezionati approvato oggi dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, è un intervento tardivo, e i suoi effetti per i consumatori saranno limitati.

Lo afferma il Codacons, prima associazione in Italia ad aver denunciato il fenomeno della “shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità di prodotto vendute nelle confezioni senza una analoga riduzione di prezzo al pubblico.

La shrinkflation coinvolge una quantità enorme di prodotti, dagli alimentari (gelati, patatine, biscotti, pasta, ecc.) ai prodotti per la casa (detersivi e simili), passando per quelli per l’igiene personale (carta igienica, fazzolettini di carta, dentifrici, shampoo, ecc.), e determina una vera e propria inflazione occulta a danno dei consumatori, che a parità di spesa si ritrovano meno quantità di beni nei carrelli – spiega il Codacons – Le misure inserite nel Ddl concorrenza, seppur corrette nella forma e nelle intenzioni, appaiono poco utili: obbligare solo adesso i produttori a indicare in etichetta le riduzioni delle quantità di prodotto, quando le confezioni sono state oramai già tagliate nel corso degli ultimi anni danneggiando i consumatori, equivale a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.