De Niro a Roma tra onori e politica: «L’America ne ha abbastanza di Trump». E poi: «Questa città è un’opera d’arte vivente

0
4

Robert De Niro torna a Roma e si divide tra passato e futuro, memoria e militanza, arte e affari

L’attore due volte premio Oscar, simbolo del cinema americano e volto di un impegno politico mai rinnegato, arriva nella Capitale per celebrare due vittorie: quella del nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, 34 anni, progressista e anti-Trump, e quella imprenditoriale del suo primo Nobu Hotel & Restaurant italiano, inaugurato in via Veneto, il cuore nobile della Dolce Vita.

Per De Niro, che da anni rappresenta una delle voci più dure contro Donald Trump, il successo del giovane Mamdani è «un segnale forte, un passo avanti verso un’America più giusta e consapevole».

Seduto in platea al cinema Fiamma, ospite di “Alice nella Città”, parla con il tono appassionato di chi ancora crede nella politica come gesto morale. «È un cambiamento molto importante – dice –.

Per anni abbiamo solo sperato: sperato che qualcuno riuscisse a fermare Trump, sperato che la ragione potesse prevalere.

Ma non basta più sperare: è un problema da risolvere. Ora vedo che la gente lo ha capito. L’opposizione a lui, a ciò che rappresenta, a come ha deformato il nostro Paese, cresce ogni giorno. L’America ne ha abbastanza. È tempo di scrollarcelo di dosso».

L’attore non risparmia parole dure: «Trump ha trasformato la politica in un circo, ha ridicolizzato le istituzioni, ha avvelenato l’anima americana.

È come dire: fate le cose peggiori che potete, e poi fermatemi se ci riuscite. Ma quello non è il nostro Paese».

Una presa di posizione netta, come sempre, che ribadisce anche parlando di Mamdani: «Ha l’energia giusta, è giovane, crede nella giustizia sociale, parla alle persone. Dice: “Vieni con noi, siamo pronti”. E questa è la forza di cui abbiamo bisogno per andare avanti».