DEBUTTA LA BANCA ALBANESE DI SVILUPPO, SARÀ AMMINISTRATA DA SILVIO PEDRAZZI

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Costituita sul modello della Cassa Depositi e Prestiti della Repubblica Italiana, la nuova Istituzione finanziaria è stata registrata all’inizio di questa settimana presso il Registro nazionale del business di Tirana. Sottoposta alla vigilanza del Ministero del bilancio e delle finanze, alla sua guida è stato nominato, come Amministratore delegato, l’italiano Silvio Pedrazzi, che per otto anni e fino al 2021 ha svolto l’incarico apicale di Direttore generale di Intesa Sanpaolo Bank Albania

Silvio Pedrazzi, past President dell’Associazione bancaria albanese, è l’amministratore della nuova Banca Albanese di sviluppo 

(Fonte: Scan TV) La Banca Albanese di Sviluppo è appena entrata in funzione come Società per azioni a capitale interamente pubblico e sulla base della speciale legge istitutiva, adottata dal Governo Rama e approvata dal Parlamento nazionale, che assegna alla stessa lo status di istituzione creditizia preordinata alle attività di promozione dell’inclusione finanziaria e di sostegno ai progetti, innovativi ma non bancabili ordinariamente, di avviamento aziendale, start-up e crescita dell’iniziativa economica giovanile e femminile. Si tratta di segmenti destinati, pertanto, a non entrare in competizione con il settore bancario commerciale e di secondo livello che si fonda sui normali sistemi di concessione di garanzie reali

La Banca Albanese di Sviluppo avrà un sistema gestionale su due livelli: l’Amministratore delegato e il Consiglio di Sorveglianza. Alla carica di CEO è stato nominato l’italiano Silvio Pedrazzi, che sarà in carica fino al 16 dicembre 2028, con un mandato quindi triennale.

L’organismo di Sorveglianza è invece formato da 5 consiglieri: Daniel Demeulenaere, Artur Asllani, Arben Shkodra, Eris Hysi e Irida Huta, anch’essi di nomina triennale. Unico azionista è il Ministero delle Finanze, con il 100 per cento delle azioni, mentre il capitale sociale versato ammonta a 100 milioni di euro equivalenti.

“La Banca – spiega una comunicazione ufficiale seguita alla sua registrazione presso il Centro nazionale del business – svolge attività di prestito alle piccole e medie imprese, nonché alle startup nazionali, per promuovere la crescita, la produttività interna, la competitività e l’espansione sui mercati esteri; eroga prestiti e sostegni alle esportazioni di beni e servizi nazionali, nonché ai progetti pubblici rientranti nelle priorità programmatiche a livello centrale e locale, compresi il miglioramento e la modernizzazione delle infrastrutture fisiche e digitali del Paese. Queste iniziative si realizzeranno come attività complementare ai finanziamenti forniti dalle banche commerciali ordinarie”.

Nello svolgimento delle proprie competenze assegnate dalla legge speciale- prosegue la nota di stampa – “la Banca può, tra l’altro, concedere prestiti a breve e medio termine a persone giuridiche terze, direttamente o tramite accordi di cofinanziamento con istituzioni finanziarie nazionali e internazionali; emettere garanzie finanziarie e commerciali a breve e a lungo termine; acquistare obbligazioni societarie; partecipare a strumenti azionari e a strumenti finanziari simili; investire la liquidità in eccesso in titoli di Stato nazionali ed esteri; aprire conti correnti presso banche commerciali; collocare depositi a breve e a medio termine; agire come agente per l’amministrazione delle sovvenzioni nazionali in conformità con le decisioni del Consiglio dei ministri e per qualsiasi altro schema di aiuti”.

Sul piano della raccolta fondi, la Banca potrà “emettere obbligazioni a breve e a medio-lungo termine sui mercati finanziari nazionali e internazionali; accettare depositi sul breve e medio periodo da banche commerciali e altre istituzioni finanziarie nazionali e internazionali; accedere a operazioni di politica monetaria con la Banca d’Albania e a operazioni di rifinanziamento con banche e istituzioni finanziarie anche estere; ricevere e amministrare fondi strutturali dallo Stato e da istituzioni sovranazionali; accettare fondi rimborsabili dal pubblico, in particolare da individui che non sono pienamente serviti dal sistema bancario, sotto forma di prodotti di risparmio, tramite un’entità speciale delle Poste Albanesi, con l’obiettivo di favorire l’inclusione e l’educazione finanziaria. I prodotti di risparmio raccolti dal pubblico saranno assistiti da garanzie statali e utilizzati per attività promozionali”.