Decreto bollette: bonus da 55 euro in bozza e sconto luce per le PMI

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Nel confronto sul caro-energia torna in primo piano il decreto bollette. La bozza del Decreto Energia, ancora in lavorazione, mette insieme bonus in bolletta, tagli agli oneri e interventi sul mercato del gas per contenere i rincari. Tra le ipotesi più concrete c’è un contributo straordinario per le famiglie vulnerabili nel 2026 e un alleggerimento dei costi elettrici per le piccole e medie imprese.

Un miliardo contro il caro-energia: il perimetro delle misure allo studio

Il pacchetto in preparazione punta a ridurre il costo di luce e gas per famiglie e imprese con risorse complessive stimate vicino a un miliardo di euro, a valere sulla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Nella bozza, una parte rilevante riguarda le PMI: si valuta uno sconto sulla componente elettrica tramite la riduzione degli oneri di sistema legati al finanziamento delle fonti rinnovabili, con risorse indicate nell’ordine di 750 milioni.

Per intervenire in modo più strutturale sugli oneri Asos, il testo richiama una cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili dei vari “Conto Energia” 2005-2012. L’ipotesi prevede risorse ottenute con emissioni obbligazionarie fino a 20 anni e trasferite alla Cassa, con importi massimi fino a 5 miliardi l’anno dal 2026 al 2030, così da spalmare nel tempo una parte dei costi oggi in bolletta.

Sul fronte dei prezzi, il decreto guarda ai contratti di lungo termine: la bacheca dei Ppa verrebbe potenziata fino a consentire negoziazioni dirette, in forma libera o con garanzia Gse, con procedure organizzate dal Gme.

In parallelo si tenta di ridurre lo spread tra Psv e Ttf con la vendita dei volumi di gas stoccati da Gse e Snam come “ultima istanza”, destinando i proventi a tariffe industriali e a un meccanismo di compensazione. Spunta infine un’autorizzazione unica per accelerare i data center.

Bonus 55 euro nel 2026: come funziona e perché è “aggiuntivo”

Tra le novità per i consumatori, l’ultima bozza prevede un contributo annuo straordinario di 55 euro sulle bollette della luce destinato nel 2026 alle famiglie considerate vulnerabili. L’impostazione è quella di un sostegno che si affianca alle tutele già esistenti, senza sostituirle, con l’obiettivo di alleggerire una voce di spesa che resta pesante per molti nuclei, in una fase di prezzi ancora instabili, e di sostenere i consumi domestici.

La relazione illustrativa collegata al provvedimento stima una platea di circa 4,5 milioni di beneficiari.

Il costo complessivo viene quantificato in 250 milioni di euro e la copertura è indicata a valere sul bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Il bonus viene descritto come aggiuntivo rispetto al bonus sociale elettrico e, proprio per questo, dovrebbe inserirsi nello stesso canale di applicazione, sfruttando requisiti già utilizzati nelle misure in vigore.

Sul piano operativo, lo schema ipotizzato è semplice: lo sconto dovrebbe comparire direttamente nella bolletta elettrica degli aventi diritto, rendendo l’aiuto immediatamente riconoscibile. Resta però un punto: il decreto è ancora in bozza, quindi dettagli applicativi, finestre temporali e modalità tecniche dovranno essere chiariti con il testo definitivo e con le istruzioni operative che seguiranno, dopo l’iter di approvazione.

Requisiti e passi pratici: cosa controllare per non perdere il bonus

Per l’accesso al contributo, i criteri richiamati coincidono con quelli del bonus sociale elettrico: ISEE fino a 15.000 euro, oppure almeno quattro figli a carico con ISEE fino a 20.000 euro. Proprio questa sovrapposizione lascia prevedere un’erogazione automatica, senza nuove domande, attraverso l’applicazione dello sconto sulla fornitura elettrica intestata al nucleo.

Il consiglio, in questa fase, è verificare che l’attestazione ISEE sia aggiornata e corretta, perché la soglia reddituale resta la chiave d’ingresso. Chi presenta la DSU in ritardo o con dati incompleti rischia di vedere slittare il riconoscimento. Nel dubbio conviene controllare anche l’intestazione della fornitura e la residenza. Restano inoltre da chiarire i tempi di applicazione in bolletta: quando il decreto sarà approvato, la presenza dello sconto sarà il segnale più immediato dell’avvenuta ammissione.

Anche le PMI dovranno seguire l’evoluzione del provvedimento. Oltre al taglio degli oneri, viene stimato un beneficio medio di circa 11,5 euro per MWh consumato: per valutarne l’impatto, sarà decisivo leggere consumi e componenti di spesa e attendere le regole applicative. Nel frattempo, per limitare l’esposizione alla volatilità, può diventare strategico considerare contratti di lungo periodo e soluzioni che rendano più prevedibile la spesa energetica, soprattutto per i profili più energivori.

Fonte: https://www.papernest.it/news/decreto-bollette-bonus-55-euro-sconto-luce-pmi-2026/