Roma – “Gli obiettivi che il Governo si impone di raggiungere nel triennio 2023-2025 sono incoraggianti per i cittadini e le imprese, nonché per la ripresa dell’economia del Paese. In un quadro congiunturale che resta ancora incerto, non sono tuttavia rinviabili interventi strutturali per ridurre il peso dei costi di produzione e avviare il settore agricolo alla ripresa”. E’ questo il commento di Cia-Agricoltori italiani che ha presentato una serie di proposte all’audizione sul Documento di Economia e Finanza (DEF) dinanzi alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera.
Oltre ad una forte accelerazione degli interventi del Pnrr, occorre, secondo Cia, prevedere misure ulteriori che sostengano il consolidamento e lo sviluppo delle imprese e la tenuta del tessuto sociale del Paese. Le misure volte al contenimento del caro energia hanno fornito un concreto supporto alle famiglie e alle imprese più esposte, è dunque prioritario il mantenimento di tali sostegni tramite crediti d’imposta per l’energia per i trimestri successivi al primo del 2023.
Questi interventi devono essere accompagnati, in parallelo, con un forte impulso all’innovazione anche attraverso il rinnovo degli incentivi di Transizione 4.0. che hanno permesso alle aziende agricole di dotarsi di macchinari funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Tale misura va, inoltre, ulteriormente incentivata attraverso la possibilità di cessione del credito prodotto.
Occorre intervenire con efficacia anche nelle innovazioni del settore agricolo proiettate verso la sostenibilità ambientale, aumentando la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo significativo e mantenendo -allo stesso tempo- la destinazione dei terreni agricoli a fini produttivi.



