In occasione della giornata internazionale delle foreste il Wwf ci ricorda come “le nostre verdi alleate” continuino ad assorbire un terzo dell’anidride carbonica prodotta con i nostri scarti industriali e, nonostante ciò, vengano continuamente falciate via. Una deforestazione pari, in soli 14 anni, alla intera superficie della Germania.
Isabella Pratesi, direttrice di Conservazione del Wwf Italia, ha ricordato l’allarme che sembra ancora essere inascoltato: “Non possiamo più permettere che i nostri consumi generino impatti così forti sugli ecosistemi ed è necessario prendere consapevolezza delle implicazioni che ogni nostra azione ha sul Pianeta”.
Secondo il report del Wwf “Deforestazione e cambiamento climatico: l’impatto dei consumi sui sistemi naturali”, infatti, quasi il 90% della deforestazione globale è dovuto all’espansione dell’agricoltura che ha portato alla perdita di un’area di foreste estesa quanto la Germania, tra il 2001 e il 2015.
Il Wwf sottolinea quindi che, date queste condizioni, “non sarà possibile limitare il riscaldamento globale a +1,5 °C entro metà del secolo – come previsto dall’Accordo di Parigi – senza preservare la capacità delle foreste e di altri ecosistemi naturali di assorbire ingenti quantità di CO2 dall’atmosfera”.


