
Roma – “Legalizzazione non vuol dire promuovere l’uso, è per questo che abbiamo denunciato per diffamazione a mezzo stampa il Senatore Maurizio Gasparri” – ha detto Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale. L’associazione che lo scorso 1 marzo era ospite dell’assemblea d’istituto organizzata della scuola I.I.S Majorana Cascino di Piazza Armerina (EN), quando i poliziotti hanno fatto irruzione identificando i rappresentanti di istituto che avevano organizzato un dibattito su cannabis e legalizzazione.
Il Senatore Gasparri, intervenuto sui fatti della scuola di Piazza Armerina, in un comunicato stampa, ripreso e rilanciato dalle maggiori agenzie italiane e da alcuni giornali ha dichiarato che la presenza dell’associazione in un’assemblea avrebbe avuto una funzione di “propagandare l’uso delle droghe”e “minimizzare i pericoli delle droghe”. Facendo della scuola “un luogo di diseducazione invece che una sede dove evidenziare i pericoli delle droghe”.
Meglio Legale è un’associazione di promozione sociale riconosciuta dal Registro del Terzo settore che da circa tre anni lavora sui temi delle politiche sugli stupefacenti e della legalizzazione. “La nostra attività non ha nulla a che fare con la “promozione del consumo” di stupefacenti.
Quello che noi sosteniamo è che il consumo di cannabis nel nostro paese è un fatto che riguarda 6 milioni di persone, che il consumo di cannabis e altre sostanze tra i giovani interessa una delle percentuali più alte d’Europa (il 28%) e che è meglio che questo mercato lo gestisca, regoli e controlli lo Stato invece che la mafia.
Difendere lo status quo vuol dire lasciare i ragazzi a contatto con gli spacciatori e proteggere il monopolio della criminalità organizzata, che dallo spaccio ricava il 40% del totale del narcotraffico” – ha spiegato Soldo, che ha proseguito: – “Non promuoviamo alcun consumo, altresì promuoviamo una scelta vera di legalità. Per tutelare il lavoro delle persone – professionisti, volontari, docenti, avvocati, imprenditori, giornalisti, scrittori, parlamentari, semplici cittadini – che sostengono e collaborano con la nostra organizzazione, oggi siamo stati costretti a presentare questa denuncia nei confronti di un senatore della Repubblica con molti più mezzi di noi.”


