Depressione ‘effetto collaterale’ del diabete per 700mila italiani

0
56
Young millennial attractive couple lying in bed under blanket at home. Woman sleeping, depressed and frustrated man thinking about relationships. Family have problems in sexual life impotence concept

La depressione è spesso sgradita compagna di viaggio di chi soffre di patologie croniche: i pazienti con malattie metaboliche, cardiovascolari, tumori sviluppano spesso il disturbo dell’umore, che purtroppo si rivela un ulteriore, grande ostacolo per una buona salute.

Lo confermano i dati di un recente studio italiano discussi in occasione del XXIII congresso nazionale virtuale della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, secondo cui il 17% delle persone che si ammalano di diabete sviluppa prima o poi depressione: si tratta di circa 700 mila italiani che oltre ad avere troppi zuccheri nel sangue hanno anche un disturbo dell’umore, che si manifesta con maggiore probabilità nelle pazienti donne e negli anziani, in chi ha altre patologie e in chi abita in contesti rurali.

Individuare con adeguati screening chi ha il diabete e la depressione è fondamentale per poter impostare un adeguato trattamento e scongiurare così le conseguenze di questa pericolosa ‘accoppiata’ di malattie: i pazienti con entrambe le patologie infatti hanno un rischio 1.6 volte maggiore di andare incontro a complicanze metaboliche nel lungo termine, ovvero nell’arco di 10 anni, e di 2.3 volte superiore di complicanze acute nel giro di 3 anni, mentre il rischio di mortalità è 2.8 volte superiore rispetto a chi non soffre di depressione.

“La depressione è una frequente comorbidità per numerose patologie croniche – spiega Matteo Balestrieri, co-presidente della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e professore ordinario di Psichiatria all’Università di Udine -.

I nuovi dati confermano come dopo una diagnosi difficile come quella di diabete, una malattia con cui si è costretti a convivere per il resto della propria vita, aumenta la probabilità di andare incontro a un disturbo dell’umore: una percentuale di nuove diagnosi di depressione del 17% entro i primi 10 anni dalla diagnosi della patologia metabolica indica un’incidenza di malessere mentale che non può e non deve essere ignorata, soprattutto per le conseguenze drammatiche sulla salute generale dei pazienti che questa può avere”.