E dovremmo farlo quanto prima possibile
Il grande equivoco delle autonomie, di un tipo di federalismo che in nulla somiglia ai Land tedeschi né a nessuno dei sistemi equivalenti presenti nel mondo, voluto fortemente dalla Lega e votato in parlamento dal PD, ha prodotto e continua a produrre, solo disastri. Il sistema di Sanità pubblica, fiore all’occhiello del welfare italiano, voluto dai Padri Costituenti e sponsorizzato da quella straordinaria unità d’intenti fra il cattolicesimo democratico ed i partiti della sinistra, nel primo Governo democratico post fascista, è stato impietosamente e scientificamente smantellato dalle Regioni, appena è stato concesso loro il potere di farlo.
Da amministrazioni di sinistra come di destra, in nome di un’odiosa via italiana al neoliberismo, stravolgendo il piú elementare e prezioso dettame Costituzionale: “lo Stato ha l’obbligo di garantire la salute dei cittadini”.
L’applicazione di questo principio non può essere lasciata nelle mani dei Fontana e dei De Luca. È necessaria ed urgente una riforma che ristabilisca un’effettiva unità nazionale, anche nella somministrazione ai cittadini dei servizi essenziali, e che elimini ciò che hanno causato le autonomie ed i poteri concessi ai governatori, il consolidarsi di potentati ed anche corruzioni che nulla hanno a che fare col primato dell’interesse comune.
Riabilitiamo la nostra Costituzione. Per moltissimi, me compreso, la più bella del mondo.
Giancarlo Selmi



