Dieci anni fa ci lasciava Anita Ekberg, musa di Fellini e icona cinematografica degli anni ’60

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Dieci anni fa, l’11 gennaio del 2015, ci lasciava Anita Ekberg, musa di Federico Fellini. Nata a Malmö, in Svezia, il 29 settembre del 1931, il suo debutto cinematografico avviene nel 1953 con il film “Abbott e Costello Go to Mars” di Charles Lamont. Nello stesso anno gira anche “La spada d’oro” di Nathan Juran. I due film e il suo atteggiamento misterioso le valgono il soprannome di “The Iceberg”. 

Nel 1955 l’attrice riesce ad ottenere un ruolo da protagonista nel film “Artisti e modelle” accanto alla coppia Jerry Lewis e Dean Martin e in “Hollywood o morte” di Frank Tashlin, con cui vince un Golden Globe come migliore attrice emergente. La svolta arriva però nel 1956 con una partecipazione al film “Guerra e pace” di King Vidor.

La bella Anita arriva in Italia nel 1959 per girare con Guido Brignone “Nel segno di Roma” e l’anno successivo veste i panni di Silvia ne “La dolce vita” di Federico Fellini.

Con il regista riminese inizia una lunga e felice collaborazione lavorativa che la vede partecipare ad altri tre film: “Boccaccio ’70” (1962) “I clown” (1970) e ” L’intervista” (1987). Ma la scena de “La dolce vita” in cui Anita fa il bagno nella fontana di Trevi resta probabilmente il simbolo più forte, quasi leggendario, legato alla sua carriera di attrice.