Ne sparano a centinaia, tutte con intenti glorificatori del dragone, che, se si mettesse a cucinare gli spaghetti con Nutella e scampi, per quelli lì, sarebbe il miglior Chef della terra.
Questa settimana però, il premio alla migliore minchiata, lo assegno al ministro Orlando, quello che, quando parla, sembra che sia in un incontro di preghiera e meditazione. Quello che quando parla non muove un ciglio, anzi, al posto delle ciglia tiene due delle Tre Cime di Lavaredo.
Ha detto: “non capisco i motivi dello sciopero generale proclamato dai sindacati”.
Beh, caro ministro, il motivo, abbondantemente illustrato, è l’iniquità di quella ridicola, se non fosse assurda, riforma fiscale che avete partorito. Poi se il ministro Orlando ritenesse equo che si facciano risparmiare 8 euro ad un pensionato che ne prende 700 e, invece, 120 euro ad un pensionato che ne incassa 4.000, lo può anche dire.
Evidentemente avrà un concetto di equità differente dal mio e da quello dei sindacati che, dopo decenni, finalmente fanno il loro lavoro.
Mi risulta difficile, francamente, capire che senso abbia regalare 120 euro al mese ad uno che guadagna 4.000 euro al mese. Mi risulta veramente difficile capire il motivo che spinge un governo ad aumentare il debito che erediterà mio figlio, per aumentare il saldo del conto corrente di qualcuno che, guadagnando già 4.000 euro al mese, difficilmente quei 120 euro spenderà.
Orlando, invece di aggiungere le sue minchiate a quelle già abbondantissime degli pseudo giornalisti italiani, dovrebbe chiarire questo enigma.
