La responsabile dell’Agenzia tecnica nazionale per lo sviluppo rurale, Ardita Kuci, ha spiegato il merito del funzionamento amministrativo delle intese che renderanno operativi gli stanziamenti deliberati dall’Istituto monetario centrale e dal Governo

La prima di queste è stata siglata a inizio anno dalla Banca d’Albania con gli enti bancari di secondo livello, ai quali sono stati erogati 250 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese di tutti i settori: sebbene una particolare attenzione sia riservata all’agricoltura, gli interventi non escludono altri ambiti merceologici, mentre il decreto governativo della scorsa settimana fa riferimento in maniera espressa al segmento produttivo primario. Si tratta di una provvista di “30 milioni di euro che si sommano al prestito agevolato della Banca d’Albania e che vanno a esclusivo beneficio dei progetti imprenditoriali e di investimento rurale”, ha ricordato la direttrice agenziale.
Il secondo pilastro operativo è stato invece definito dal summit interministeriale di qualche giorno fa con i vertici dell’Associazione bancaria albanese e delle banche retail, e culminerà nella firma di un protocollo memorandum fra gli istituti creditizi retail e il dicastero del bilancio e delle finanze, stipula che avverrà entro le prossime due settimane per regolamentare la garanzia sovrana.
Al fine di massimizzare gli effetti di quest’ultima sull’economia reale, così da rendere accessibile la linea del finanziamento agevolato al maggior numero possibile di aziende aventi titolo, la direttrice Ardita Kuci ha tenuto a precisare che “all’inizio di ogni settimana, le banche convenzionate presenteranno un report al Ministero dell’Agricoltura e all’Agenzia dello sviluppo rurale, sulla base di uno specifico patto formale con gli istituti creditizi per verificare la situazione degli agricoltori, informarli e orientarli sul funzionamento dei regimi di agevolazione e sulle informazioni e servizi assistenziali a cui gli imprenditori rurali hanno diritto quando si rivolgono allo sportello”.
Le erogazioni sono finalizzate alla rotazione del capitale circolante, alla modernizzazione del parco tecnologico aziendale, al conseguimento delle certificazioni volte ad avvicinare le imprese e i loro prodotti ai mercati comunitari della UE, con una proiezione da qui al 2030 e un preammortamento relativo ai primi due anni così da apportare il più alto sollievo finanziario nella fase di primo avviamento delle iniziative racchiuse nel singolo progetto interessato dal contributo.


