A fine ottobre il Governo giapponese deciderà se procedere con lo sversamento nell’Oceano Pacifico delle acque contaminate e radioattive del disastro nucleare della centrale di Fukushima del 2011.
Se si dovesse perseguire questa strada, nel 2022 circa 1,23 milioni di tonnellate di materiale tossico e radioattivo verrebbero riversate in acqua.
Questa non può e non deve essere un’opzione da considerare!
I mari sono di tutti e vanno preservati, un’azione del genere avrebbe un impatto mortale sugli ecosistemi marini e conseguenze inevitabili per la salute dei cittadini.
Le correnti marine toccano tutte i continenti, stiamo quindi parlando di un disastro ambientale colossale con ripercussioni devastanti a livello mondiale!
L’anno scorso ho presentato un’interrogazione alla Commissione UE per sollecitare l’Europa a non rimanere immobile davanti a questa potenziale catastrofe e a collaborare con il Giappone per una soluzione alternativa.


