Dl Sicurezza, Bellanova (IV): “Chiusa pagina buia dei decreti in-sicurezza”

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La ministra Teresa Bellanova, capodelegazione di Italia Viva, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dl in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare ha dichiarato: “Abbiamo messo fine all’inciviltà dei Decreti in-sicurezza di Matteo Salvini ripristinando condizioni di civiltà giuridica e giustizia sociale. Chiudiamo una pagina buia che aveva rigettato nell’ombra e nell’invisibilità migliaia di uomini e donne trasformati da una norma sbagliata e malvagia in clandestini e privati, insieme all’identità, di quegli strumenti di integrazione e inclusione propri di un paese civile capace di discernere e di costruire percorsi efficienti ed efficaci di legalità e integrazione a tutto vantaggio della sicurezza dei cittadini. Abbiamo mantenuto l’impegno preso subito dopo la nascita di questo Governo”, prosegue la Ministra Bellanova, “e tenuto fede a principi per noi assolutamente fondanti. Reintrodurre la protezione umanitaria, ripristinare il sistema di accoglienza diffusa, rendere più semplici le procedure per accedere alla cittadinanza, riaffermare i principi su cui si fonda il Codice di navigazione. Elementi su cui aveva richiamato la nostra attenzione, con la giusta accortezza e competenza, anche il Presidente Mattarella. Oggi quel vulnus, ripeto giuridico e sociale, viene sanato e soprattutto ritorniamo ad affermare che chi arriva nel nostro Paese scappando da guerre, miseria, catastrofi climatiche, non è un nostro nemico e non è un nemico dell’Europa. Con cui, forti di questo principio, dovrà proseguire il confronto serrato per una politica comune europea all’altezza della sfida che le migrazioni impongono. Perché solo un’Europa capace di affrontare e gestire insieme questo tema, è un’Europa più sicura per tutte le persone che la animano. Allo stesso tempo – prosegue Bellanova – con la decisione di stasera, e senza abdicare ai principi richiamati prima, il governo ha varato misure di contrasto nei confronti di violenti aumentando le possibilità di intervento da parte degli organi di pubblica sicurezza, mediante una sorta di Daspo esteso anche a luoghi diversi da quelli delle manifestazioni sportive, affinché in ogni luogo sia garantita la convivenza civile e pacifica”.