È una storia (forse d’amore) ambientata nel vento freddo di dicembre, in quell’aria triste che mi piace tipica del periodo natalizio
Nella canzone hanno recitato una luna, una star, un gatto, un cane, il vento freddo nel parcheggio del pub, una nuvola foulard, una mamma, un babbo e il tempo che altro non è che un treno perso nei pensieri suoi.
L’ho scritta ad ottobre con Tommaso Ottomano, io al pianoforte e lui al basso.
La luna che fa l’autostop in copertina è un disegno di Giulio Melani.


