In Italia il carburante è il più caro d’Europa
Soprattutto per via dell’accise e dell’Iva.L’aggravamento della guerra in Ucraina, la speculazione e l’incapacità solita del nostro Paese e dell’Europa intera di darsi una politica energetica al riparo dalle fluttuazioni dei prezzi delle energie fossili e da stati canaglia che usano i loro giacimenti come arma, hanno finalmente costretto l’Europa a correre ai ripari.
Avremo forse in pochi hanni l’energia dell’atomo a disposizione per i paesi europei con costi ridotti e in linea con la tutela dell’ambiente.Dobbiamo fare però due considerazioni relative alle affermazioni del ministro Cingolani che si scaglia contro la speculazione.Sembra di sentire il lupo che grida “al lupo, al lupo!”, per poi mangiarsi la sua vittima (noi!).
Ministro Cingolani non prenda in giro gli Italiani con le barzellete che vengono solitamente propinate dai governanti al popolino.Il prezzo è così caro perchè accise e Iva concorrono per più del 51% alla formazione del prezzo alla pompa. Il carburante dovrebbe costare al massimo un euro. Dovrebbe dirlo agli autotrasportatori, ai pescherecci, agli automobilisti che usano il mezzo di trasporto per lavoro. E’ stato più onesto Draghi nel question time in parlamento che ha dichiarato ingenuamente (o no…!) che avrebbe visto in consiglio dei ministri cosa si poteva fare contro il caro carburante senza comunque finanziare in debito una eventuale riduzione.Il che vorrebbe dire: aspettiamo tempi migliori! E che lo stellone italico provveda!
Erminio BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



