Questo è il primo romanzo di Carrisi, con cui ha vinto il Premio Bancarella 2009 e con cui ha iniziato una serie di thriller ad alto coinvolgimento, i cui personaggi oscillano in quella zona d’ombra posta tra il bene ed il male; zona che è presente in ognuno di noi e che non sempre riusciamo a controllare
In questo giallo – che si distingue dai successivi principalmente per diversità di personaggi e metodi d’indagine – il tanto “male” (il mostro o i mostri, personificati in un “Albert” senza volto) dei personaggi è sfuggente, acuto, sottile, incomprensibile (fino alla fine… ed oltre), molto bravo, capace di conoscere in anticipo (perché prevista!) qualunque mossa del “bene” (la Squadra Speciale), e quindi uscirne sempre vincente.
Orribili fatti senza alcuna spiegazione apparente accadono, in una zona/città/paese imprecisati, di cui l’ispettore capo Roche e il criminologo Goran Gavila (i capi), gli agenti speciali Sarah Rosa (logistica e informatica), Klaus Boris (interrogatori) e Stern (informativo, raccoglie notizie) non riescono a capire il movente, né venirne a capo. Neppure con l’arrivo dell’agente speciale Mila Vasquez (esperta in ritrovamenti di persone e, soprattutto, bimbi scomparsi), per un certo periodo, si riuscirà a fare chiarezza sulla vicenda.
Pure, sarà proprio lei che darà contributi preziosi, frutto dell’esperienza e delle sue intuizioni, per avvicinarsi alla verità.
Debby, Annekee, Sabine, Melissa, Caroline ed infine Sandra – sei ragazzine di ceti, condizioni e famiglie molte diversi tra loro – spariscono misteriosamente nel nulla; poi i cadaveri di cinque di esse riappaiono in tempi e luoghi diversi (tutti senza però il braccio sinistro, questi già ritrovati sepolti in un apposito “cimitero”), che suggeriscono agli inquirenti interpretazioni e significati particolari.
Significati che, in un modo o nell’altro, coinvolgono tutti gli agenti, compresi riconoscibili parallelismi con una brutta esperienza vissuta da Mila da ragazzina!
Questa agente ha una personalità complessa, e cerca di superare gli orrori con cui viene a contatto infliggendosi delle punizioni corporali – quasi come a sentirsi responsabile per non averli saputi evitare alle giovani vittime –: è una giovane donna chiusa in se stessa, priva di empatia, che risulta subito gradita a chi legge.
Lo svolgersi degli avvenimenti, in una trama serrata, non lascia molto spazio alle riflessioni: in ogni capitolo ci sono novità, anche inattese, capitolo che termina sempre con una piccola o grossa sorpresa. L’intero romanzo è verosimile, pur se realisticamente non totalmente credibile, nonostante le note finali dell’autore che cita nomi noti di cronaca nera e fatti realmente accaduti e assicura che i metodi di indagine descritti sono realmente usati dall’FBI.
Ciò che ci ha colpito maggiormente di queste 468 pagine e del loro autore è stata la sensibilità, la profondità di analisi e la sapiente e precisa descrizione dell’animo umano di personaggi e persone – come quelle quotidianamente da tutte frequentati e con cui siamo a contatto – che pensiamo di conoscere, ma di cui poco realmente sappiamo: “… stiamo accanto a persone di cui pensiamo di conoscere tutto, invece non sappiamo nulla di loro…”.
Citiamo infine un personaggio enigmatico, di cui non diremo nulla lasciandovi il piacere di scoprirlo nella lettura, il detenuto RK-357/9 – come lo definisce il direttore del Distretto Penitenziario n. 45 A. Bérenger – che sarà la “chiave” per capire tutti gli avvenimenti; alcuni assolutamente inspiegabili!
“Il mondo… – alla fine del romanzo ci dice Carrisi – …era e rimane uguale a prima. Tutto. Anche “Albert”. Tornato, per scomparire di nuovo nelle vaste distese dell’ombra”.
Donato Carrisi, scrittore e regista, drammaturgo e giornalista, è laureato in giurisprudenza con specializzazione in criminologia e scienza del comportamento, ha scritto una quindicina di romanzi vincendo prestigiosi premi in Italia e all’estero, ed inoltre ha vinto il David di Donatello nel 2018 come miglior regista esordiente con il film La ragazza nella nebbia tratto da un suo libro. I suoi romanzi sono tradotti in 30 lingue.
Franco Cortese Notizie in un click



