Donne e fin-ansia: 88% ha difficoltà a gestire soldi

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Economia - soldi - Euro - Monete - Congiuntura - Situazione Nella foto: Trento 02 marzo 09 AgF Bernardinatti Foto

L’indagine sulla popolazione italiana ha messo in luce il disinteresse del 42% donne verso il mondo della finanza, su cui il 27% ha una conoscenza bassa o nulla

La quasi totalità delle donne (88%) percepisce difficoltà da lievi a pesanti nella gestione dei soldi, con un aumento della gravità e profondità della preoccupazione nelle più giovani e, probabilmente, inesperte. Inoltre, il 60% non ha fiducia nelle proprie abilità di gestione delle finanze, adottando comportamenti piuttosto ansiosi e conservativi: le donne usano più spesso i contanti – anche se in molte riconoscono si intensificherà il trend dei pagamenti tramite app (52%) e carta di credito (47%) -, hanno un solo conto corrente (67%) a testimonianza di una minore dimestichezza e sicurezza nel differenziare e controllano spesso le proprie spese (il 64% lo fa settimanalmente).

Il freno a mano tirato si nota anche sull’assunzione di rischi: le donne si indebitano in piccola misura (vivendo eventuali debiti con maggiore ansia) e investono poco. Infatti, la metà delle donne non ha mai fatto un investimento e ben il 42% non si sente sicura della propria capacità e competenza per la gestione degli investimenti, oltre a non sconfinare nei territori più moderni: gli investimenti più nuovi o meno tradizionali, come le cripto e ETF, non sono la loro materia preferita (affrontati rispettivamente dal 7% e 12% delle donne).

 

“Questi dati ci dicono che, purtroppo, la società in cui viviamo è ancora pregna di stereotipi che rendono difficile il connubio tra donne e denaro. Fin quando continuerà a passare il concetto che la gestione delle finanze sia un compito prettamente maschile, le donne avranno meno possibilità di imparare competenze essenziali e continueranno a svolgere ruoli marginali quando si parla di denaro”. – commenta Paola Iannello, docente della Cattolica.

 

Una corretta cultura finanziaria è, dunque, di fondamentale importanza per lo sviluppo di consapevolezza, fiducia e una qualità di vita migliore. Flowe, da sempre, tramite la sua app (e non solo), si impegna proprio per fornire gli strumenti adeguati per colmare questo gap di conoscenza: in occasione del mese di marzo, ad esempio, tutte le donne avranno la possibilità di lavorare alla fin-ansia di cui sono protagoniste attraverso il piano Flowe Flex, che può supportarle per adottare scelte più consapevoli, pianificare sul medio-lungo termine in ottica di risparmio e migliorare le competenze finanziarie di ognuna. Per saperne di più è possibile consultare la pagina informativa: flowe.com/donne-e-finansia.