Draghi: “La volontà di pace si scontra con Putin, la Cina si astenga dall’aiutare Mosca”

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La nostra volontà di pace si scontra con quella del presidente Putin che non pare interessato”, “il suo disegno è diverso” e si avvale “anche di bombardamenti a tappeto come quelli visti a Mariupol”, “lo sforzo diplomatico avrà successo quando lo vorrà Mosca”

. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo. Consiglio che si aprirà – ricorda il premier – “con l’incontro con il presidente Biden e sarà preceduto da un vertice Nato e un vertice G7. La comunità euro-atlantica ribadirà unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina, un impegno comune per tutelare la pace e la democrazia che l’Italia ha riaffermato ieri in questa Aula con il presidente Zelensky”.

Dall’inizio della guerra in Ucraina “secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, sono state registrate 2.510 vittime civili – con 953 persone uccise, tra cui 78 bambini, e oltre 1.500 feriti. Sono purtroppo numeri provvisori, che sottostimano fortemente i morti e i feriti, e che continuano a crescere”, prosegue il premier.

“Davanti agli orrori della guerra, l’Italia lavora con determinazione, insieme a tutta la comunità internazionale, per la cessazione delle ostilità. Siamo impegnati, insieme ai nostri partner europei, per realizzare delle tregue umanitarie localizzate per organizzare evacuazioni e portare beni di prima necessità”, osserva il premier.