Draghi: “Ormai sono un ex, guardo i potenti da fuori”

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Botta e risposta tra il giornalista Ferruccio De Bortoli e l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della presentazione del libro di Emilio Giannelli con Paolo Conti Un’Italia da Vignetta alla Fondazione Corriere della Sera a Milano. De Bortoli ha sottolineato che Giannelli “non fa sconti a nessuno”, e  Draghi ha replicato “nessuno sconto. Ferruccio – ha detto prendendo la parola – sono un ex ormai, quindi non ho niente da chiedere”

Dalle vignette di Giannelli ha osservato l’ex premier “porto a casa il fatto di riuscire a guardare al potere e ai potenti. Anche io ho fatto parte della recita, ma ora non più. Ecco perché non faccio molta fatica a staccarmi dalla situazione in cui mi trovo e a guardarmi da fuori”. Nell’ora e mezza circa di evento – in una sala strapiena – l’ex banchiere centrale ha condiviso col pubblico una sua riflessione sul potere e sulla satira. “Giannelli divide il mondo in due categorie, ci sono i potenti e i normali. I potenti sono quelli che contano, i normali sono quelli che guardano la realtà da normali appunto, con stupore e con distacco”.

Draghi ha poi spiegato: “Io anche per esperienze passate, cerco di non immaginarmi cose che non esistono e in questo senso sono un perfetto lettore di Giannelli: io sono quello, l’idraulico o un drago fiammeggiante.

Niente di più. Quella o altre rappresentazioni mi ricordano chi ero, il mio posto”.  Per l’ex premier “se uno guarda le vignette nel loro complesso, il tono è scanzonato, non contiene una condanna: è il tono dei normali che guardano con stupore le cose incredibili che avvengono tutti i giorni.

Al posto dei politici italiani potrebbero esserci benissimo politici di altri Paesi: nella sostanza sono gli stessi. Uno dei messaggi di Giannelli è questo: sono tutti uguali”.