DRAGHI VOLA A WASHINGTON E DRIBBLA LE CAMERE

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha deciso di ignorare la richiesta del partito di maggioranza relativa in Parlamento, ed è volato a Washington per il bilaterale con Biden, senza riferire alle Camere sulla guerra.

Una presa di posizione che il Movimento 5 Stelle considera molto grave, perché, anche se nella risoluzione di maggioranza votata anche dal Movimento, è previsto che il premier riferisca al Parlamento ogni 3 mesi, la situazione è troppo delicata per non rendere conto delle intenzioni del governo con una tempistica molto più ravvicinata. Lo ha chiesto a gran voce il presidente Conte, che ha più volte ribadito il diritto del parlamento a essere informato sulla guerra.

Per di più si è deciso di inviare ulteriori armi all’Ucraina di cui il parlamento non è a conoscenza. Guarda caso, ora che ci si è accorti che la maggioranza degli italiani vorrebbe che si arrivasse prima possibile alla pace, anche Letta si è tolto l’elmetto e ieri al Corriere della sera ha detto che è l’ora della tregua, del cessate il fuoco e della pace. Oggi il premier e il leader della Casa Bianca parleranno di forniture di gas ma non solo.

Biden chiederà all’Italia di aumentare la sua presenza sul fianco orientale Nato, schierando più uomini in Ungheria e Bulgaria e magari assumendo il comando delle esercitazioni. E poi gli chiederà di continuare a fare la sua parte rispetto agli aiuti militari a Kiev. Da Palazzo Chigi fanno filtrare che dal canto suo Draghi batterà sulla necessità di percorrere una strada parallela a quella delle sanzioni e del rafforzamento della difesa di Kiev: quella del rafforzamento di un negoziato serio e di una diplomazia di pace.

Spero che sia vero e che il premier almeno dopo l’incontro con il presidente Usa venga a dirci che ruolo ha intenzione di assumere l’Italia a questo punto. Gli obiettivi di Biden e degli States confliggono con quelli dell’Ue e dell’Italia e sembra che finalmente anche i leader europei se ne siano accorti. Meglio tardi che mai? Viene però il dubbio che le dichiarazioni sui giornali siano fumo negli occhi per giusti fare con l’opinione pubblica un impegno che comporterà ulteriori pesanti sacrifici agli italiani. E non si parla di condizionatori per l’estate!!

Mauro Coltorti