Hanno cambiato con importantissime percentuali personali la storia della musica italiana
Hanno percorso strade parallele senza, forse, mai frequentarsi. La loro vita e la loro carriera li hanno visti crescere insieme su binari diversi, ma con picchi a volte altissimi nello stesso momento. Nel 1971, per esempio, mentre Battisti duettava con se stesso nella colossale “Pensieri e parole”, Dalla ci regalava l’irraggiungibile “4 marzo 1943”. L’anno dopo Lucio D. buttava là “Piazza grande” e Lucio B. rispondeva con “I giardini di marzo” (o “Il mio canto libero”, fate voi).
Dalla si è cimentato anche coi testi (e ne ha tratto cose meravigliose, al di là della poesia); Battisti no, ma è stato un musicista rivoluzionario: probabilmente unico. Dalla, quando sentiva che la sua vena artistica aveva bisogno di una ricarica si è affidato a partner che lo hanno rigenerato; Battisti ha pagato cara la sua ombrosa coerenza.
Restano i loro capolavori. Tanti. In alcuni casi immensi. E resta il nostro amore per quello che ci hanno dato e continueranno a darci per sempre
Sono nati, nel 1943, in un’Italia disperata. Hanno contribuito con la loro arte a farla migliore
Sono giorni tristissimi per tutti. E’ bello pensare che, almeno in cielo, ci siano due Luci
