E oggi la situazione è persino peggiore: non si tratta più solo di media tradizionali

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Ora ci sono algoritmi, raccolta di dati personali e sistemi di intelligenza artificiale che decidono cosa farci vedere, cosa ignorare, cosa far diventare virale e cosa far cadere nel vuoto

Il risultato? Un mondo dove ognuno di noi vede una realtà costruita su misura, e spesso quella realtà serve soprattutto a distrarci dai problemi reali: lavoro che manca, stipendi che non bastano, servizi che non funzionano, sanità al collasso, burocrazia che ci affossa. E perché i problemi non vengono mai risolti davvero?

Perché un cittadino senza problemi è un cittadino libero, e soprattutto… un cittadino che non ha più bisogno di CAF, sindacati, patronati, politici, enti e strutture che vivono proprio sulle nostre difficoltà.

Se i problemi sparissero, metà del sistema smetterebbe di avere potere. Gli algoritmi servono anche a questo: mostrarti ciò che ti tiene fermo, arrabbiato, diviso, ma mai abbastanza informato da cambiare davvero le cose. Una società distratta è una società più docile.

È ora di capirlo: finché lasciamo che siano dati, algoritmi e intelligenze artificiali a decidere cosa dobbiamo pensare, non saremo mai davvero liberi. Il primo passo è vedere il gioco. Il secondo è smettere di giocarci.