Ecco i dati Agenas sulla mobilità sanitaria in Italia

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Si deve trovare il modo di ridurre la mobilità passiva. Se può essere accettabile che un cittadino si muova da una regione ad un’altra per l’alta complessità di cura, non lo è per la medio-bassa complessità.
Molti cittadini vanno fuori della loro regione perché alcuni sanitari preferiscono lavorare nel privato convenzionato di altre regioni dove, giustamente, hanno migliori condizioni economiche e lavorative. Bisogna incentivare di più la collaborazione tra pubblico e privato per mettere un freno a queste fughe che costano, per alcune regioni, centinaia di milioni di euro.
Guardiamo al privato-convenzionato come un’opprtunita’, senza ideologia e preconcetti. Tutti i cittadini italiani hanno diritto di avere la migliore sanità nella loro regione che sia pubblica o privata-convenzionata, purché gratuita e di qualità.