Mi segnalano infatti l’enorme pasticcio combinato dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia sull’assunzione di oltre 8mila funzionari dell’Ufficio del Processo.
L’intenzione di questo concorso era rafforzare la macchina della pubblica amministrazione e in particolare quella della giustizia, lenta e deficitaria proprio a causa della cronica carenza di lavoratori e magistrati.
E quindi, proprio per incentivare le assunzioni (anche se purtroppo solo a tempo determinato), non era richiesta la cancellazione dall’albo, collegio o ordine professionale di appartenenza e che “l’eventuale assunzione non determina in nessun caso la cancellazione d’ufficio”.
Ma ecco il colpo di scena!
A concorso chiuso da mesi, con vincitori ed idonei già pronti per iniziare, la Ministra Cartabia annuncia di voler rendere incompatibile l’impiego con la professione forense.
Il risultato? A pochi giorni dalla presa di servizio migliaia di persone vengono gettate nel panico, dovendo scegliere se cancellarsi dall’Albo per un contratto precario o rinunciare ad un concorso.
Ridicolo, assurdo e lesivo della dignità di queste migliaia di giovani lavoratori e lavoratrici.
Insomma, l’ennesima dimostrazione della miopia e dell’incapacità del Governo dei Migliori!
Sì vogliono davvero risolvere i tanti problemi della Giustizia? Allora prima di tutto iniziamo a ragionare come eliminare la precarietà e stabilizzare da subito lavoratori e lavoratrici, essenziali per colmare la cronica carenza di organico. Il resto sono chiacchiere senza alcun valore.


