EDUCAZIONE FINANZIARIA, ALIMENTARE E AMBIENTALE UNITE NEL PIATTO DELL’AGROALIMENTARE

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Ottimo esito della tavola rotonda promossa dalla sede albanese della Banca mondiale con l’adesione del Governatore della Banca centrale d’Albania, Gent Sejko

La finanza green, e le sue applicazioni nel settore agroalimentare e di agrobusiness, può rappresentare, anzi in parte già rappresenta un veicolo di crescita economica sia settoriale che generale e rispetto al quale le istituzioni bancarie e finanziarie possono mettere a disposizione importanti risorse con la garanzia di un recupero delle stesse e di un ottimale livello di redditività.

Sono queste le indicazioni emerse dal convegno che la Banca mondiale – diretta in Albania dal dirigente Emanuel Salinas – ha realizzato nella sala conferenze del Maritim hotel Plaza con l’adesione dei principali rappresentanti del mondo bancario retail e di secondo livello e delle organizzazioni di categoria e degli esportatori.

Il settore bancario, grazie alle operazioni che lo hanno riguardato al proprio interno tramite processi di aggregazione e fusione per incorporazione andati a buon fine, si caratterizza per livelli obiettivi di patrimonializzazione e di liquidità, dai quali deriva la possibilità di concedere finanziamenti adeguati alle necessità e ai piani di investimento e di sviluppo delle imprese, resilienti a un quadro di tassi e di costo crescente del denaro che l’intervento della Banca centrale d’Albania ha mirato ad attenuare con l’obiettivo macroeconomico di coniugare la difesa della valuta locale Lek con un certo grado di continuità dei sostegni erogativi alle aziende e ai protagonisti dell’economia reale.

Le erogazioni creditizie, con riferimento al 2022 e al confronto con l’esercizio annuale precedente, sono aumentate così del 14 per cento, e di tale andamento positivo ha beneficiato quindi anche l’agroalimentare, dove le prospettive di sviluppo si estendono dai mercati locali a quelli internazionali, come certificato dalle statistiche sui segnali positivi oramai strutturali delle esportazioni, ma dove nello stesso tempo è forte la necessità di avviare progetti di ammodernamento tecnologico, metodologico, di accrescimento della capacità produttiva nel rispetto della compatibilità ambientale e delle risorse naturali.

Parliamo in definitiva di un segmento nel quale educazione finanziaria, ambientale e alimentare si possono armonizzare e coniugare nel modo migliore e più consono e coerente.

 

Non è casuale che anche in Italia i piani di sviluppo rurale e i prodotti degli istituti bancari siano tornati a dedicare una speciale attenzione al settore primario e alle sue interrelazioni con l’industria di trasformazione e con il turismo.

Il Banchiere internazionale Beppe Ghisolfi, in più occasioni, ha preso parte a eventi congressuali e conferenze scientifiche tematiche nelle quali ha rimarcato puntualmente, e con evidenze verificabili, il ruolo del credito bancario, e degli istituti a radicamento territoriale, a sostegno delle attività agricole e dei loro sviluppi negli ambiti dell’industria, dell’artigianato, del turismo e della crescita della componente di export della bilancia commerciale del made in Italy.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI