In questi giorni si celebra il rito settennale dell’elezione del Presidente della Repubblica
I grandi elettori che dovrebbero eleggerlo sono ostaggi di un piccolo gruppo di potere che deve decidere cosa e chi devono eleggere. Stiamo celebrando nella confusione tra intimidazioni e giocatori di poker che coprono le carte come in un grande bluf.
Il nome più papabile prima dell’apertura della Camera dei Deputati ai grandi elettori era quello di Draghi che avrebbe messo d’accordo destra e sinistra,sponsorizzato dai media internazionali e dalla UE,ma inviso ad una parte dei deputati timorosi delle elezioni anticipate.Ed è questo il vero problema.
Se Draghi venisse eletto Presidente della Repubblica ,avremmo il problema della formazione di un nuovo governo. Quali sarebbero gli scenari? Si potrebbe riformare la stessa maggioranza?Il partito della Meloni voterebbe volentieri Draghi per poi andare ad elezioni anticipate. Partito Democratico e Lega tutto sommato anche.Cinque stelle,Renzi e Berlusconi sicuramente aborrono le elezioni anticipate che con la riduzione di deputati e senatori porterebbero le loro rappresentanze ai minimi termini.Abbiamo quindi un quadro piuttosto nebbioso con il rischio di eleggere un fantaccino che a livello di rapporti internazionali sia un nulla e che il nostro paese perda ancora di più di credibilità.
Siamo ad una serie di passaggi fondamentali in Europa e nel mondo.Il Recovery Plan che l’UE,per quanto riguarda l’Italia, sta già mettendo in discussione perchè ritiene che non stiamo rispettando i tempi. La crisi energetica che sta mettendo in discussione la nostra ripresa economica, la crisi pandemica che probabilmente continuerà ancora a lungo,la crisi internazionale con scenari di guerra molto vicini. Tutto ciò ci fa ritenere essenziale che una figura riconosciuta a livello internazionale debba essere indicata per la massima carica dello Stato.
Questa figura in questo momento è solo Draghi. Chi dice che lo stesso è espressione dellla finanza internazionale ,delle lobby di potere e dei mass media dice il vero. Ma questo è!Non possiamo lasciarci condizionare da ciò che pensano gli altri ma da ciò che in questo momento serve al Paese. Se in tutti questi condizionamenti nazionali e internazonali riteniamo che una figura come Draghi ,che ha conoscenza profonda di questi meccanismi, possa essere utile alla Nazione, “turiamoci il naso” e mandiamolo al Quirinale. Se riteniamo più utile un politico di lungo corso che sappia nuotare in mezzo ai nostri ulteriori casini sappiamo tutti a chi possiamo rivolgerci. Attenti però al primo incidente di percorso Draghi abbandona la nave, proprio mentre arriva la tempesta!
UNIONE CATTOLICA


